Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il legame tra i livelli di fluoro e l'Alzheimer

Caro direttore,

in un articolo pubblicato tempo addietro da The Irish Examiner sull'aumento della demenza in Irlanda ('Dementia tsunami looms', Catherine Shanahan, 25 giugno 2015), il dott. Ronan Collins ha detto: "Ho visto una crescita esponenziale della demenza nel nostro lavoro clinico negli ultimi 15 anni, un vero tsunami, con un onere imposto a un numero sempre maggiore di persone e alle loro famiglie, e un costo sia in termini di perdita di contributo sociale della persona che di pagamento delle cure necessarie".


Catherine Shanahan ha anche riferito che il costo economico della demenza nella Repubblica d'Irlanda era stimato in 1,7 miliardi di euro nel 2010.


Come l'Irlanda, anche gli Stati Uniti hanno visto un aumento senza precedenti della demenza negli ultimi decenni. Tra il 1999 e il 2014, il tasso di mortalità per il morbo di Alzheimer (MA) negli Stati Uniti è aumentato di oltre il 50%. Il costo attuale dell'assistenza sanitaria per la demenza negli Stati Uniti è di quasi 200 miliardi di euro.


È importante essere consapevoli che gli Stati Uniti e l'Irlanda sono due dei paesi con più fluoro al mondo, visto che oltre il 70% della loro popolazione ha acqua potabile fluorizzata artificialmente (*).


È anche importante notare che nel 2003, una ricerca pubblicata nel Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry ha rilevato che un'attività più bassa dell'acetilcolinesterasi cerebrale (AChE) era associata al deterioramento cognitivo negli adulti e che gli individui con una bassa attività AChE potevano avere cambiamenti da MA precoce nel cervello.


La maggior parte delle persone ignora che nel 2006 il National Research Council delle National Academies negli Stati Uniti ha riferito che il fluoro inibisce l'attività dell'AChE e ha messo in guardia dalla possibilità che l'esposizione al fluoro possa aumentare il rischio di sviluppare il MA.


Nel 2014, l'Accademia Nazionale delle Scienze in India ha riferito che l'esposizione al fluoro nell'acqua potabile provoca un significativo indebolimento dell'AChE, e la massima inibizione avviene nel cervello. È importante sottolineare che i livelli di fluoro nell'acqua potabile in questo studio erano paragonabili a quelli riscontrati nell'acqua fluorizzata artificialmente negli Stati Uniti e in Irlanda.


Inoltre, lo studio ha rilevato che la co-esposizione al fluoro e al Clorpirifos, un pesticida ampiamente diffuso in precedenza, autorizzato per l'uso nel settore agricolo in Irlanda fino a marzo 2016, provoca tossicità sinergica o una maggiore compromissione dell'attività di AChE.


Più di recente, nel 2015 la rivista Pathophysiology ha pubblicato i risultati di un altro studio, che ha scoperto che l'acqua potabile contenente livelli raccomandati di fluoro nell'acqua potabile ha provocato neurotossicità cerebrale, con gravi alterazioni neuronali istomorfologiche e compromissione dell'attività dell'AChE nel cervello.


Come per il Clorpirifos, si è riscontrato che una co-esposizione fluoro - alluminio provoca tossicità sinergica.


Sulla base di questi risultati si dovrebbe considerare se, per ridurre il carico di Alzheimer, non sia necessario che le autorità sanitarie e il governo irlandese smettano di aggiungere fluoro alla nostra acqua potabile.

 

 

 

(*) L'Irlanda è l'unico stato dell'Unione europea in cui è obbligatoria la fluorizzazione dell'acqua potabile.
In Italia non è mai stata praticata la fluorizzazione artificiale dell'acqua. Sebbene l'assunzione di fluoro sia consigliata dai medici per i pazienti in età pediatrica, al momento non esistono leggi in tema; l'unica disposizione è il d.lgs. 2 febbraio 2001 n. 31, che recepisce la direttiva dell'Unione Europea 98/83/CE. Il decreto stabilisce in 1.5 mg/l la concentrazione massima di fluoro nelle acque potabili, conformemente a quanto indicato nella direttiva. (Fonte: Wikipedia)

 

 

 


Fonte: Declan Waugh, scienziato, ricercatore e consulente di gestione dei rischi.

Pubblicato su Irish Medical Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.