Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto ruolo cruciale di nuovi circuiti cerebrali per trattare l'Alzheimer

Un team di ricercatori diretto dalla University of California di Irvine ha scoperto che dei circuiti neurali recentemente identificati nell'ippocampo hanno un ruolo fondamentale nella localizzazione degli oggetti, nell'apprendimento e nella memoria.


Lo studio, pubblicato ieri su Nature Neuroscience, è stato guidato da Xiangmin Xu PhD, professore di anatomia e neurobiologia della UCI, e condotto in collaborazione con Douglas A. Nitz PhD (professore e preside del Dipartimento di Scienze Cognitive dell'Università della California di San Diego), Qing Nie PhD (Professore di matematica e biologia dello sviluppo e delle cellule della UCI) e Todd C. Holmes (professore e vice preside del Dipartimento di Fisiologia e Biofisica della UCI).


La perdita del ricordo della posizione degli oggetti è uno dei disturbi chiave nel morbo di Alzheimer (MA), la forma più comune di demenza negli anziani. Queste nuove scoperte sui meccanismi dei circuiti ippocampali forniscono un nuovo bersaglio interessante per contrastare il deficit di memoria legato al MA.


“Il nostro studio è stato reso possibile da nuovi approcci virali di mappatura genetica per esaminare la connettività tra le strutture. Questi nuovi strumenti di mappatura ci hanno permesso di identificare nuovi circuiti all'interno, e tra, l'ippocampo e la corteccia“, ha detto Xu.


Lui e i suoi colleghi hanno usato la tracciatura anterograda basata su 'tracciamento retrogrado monosinaptico rabbia e herpes' (H129) per stabilire nuovi circuiti cortico-ippocampali associati alle proiezioni del subiculum (SUB) verso la regione CA1 dell'ippocampo.


Xu e un team internazionale di ricercatori è avuto di recente una sovvenzione della BRAIN Initiative dei NIH per sviluppare nuovi traccianti virali H129 come strumento di mappatura del cervello che possa essere usato da tutta la comunità delle neuroscienze.


Il team ha rivelato che il meccanismo del sotto-circuito ippocampale è altamente rilevante per i disturbi di apprendimento e memoria come il MA. Questi risultati possono essere usati per trattare meglio il MA e altri disturbi neurologici, ritardarne l'insorgenza, e possibilmente impedirne lo sviluppo iniziale.

 

 

 


Fonte: University of California Irvine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yanjun Sun, Suoqin Jin, Xiaoxiao Lin, Lujia Chen, Xin Qiao, Li Jiang, Pengcheng Zhou, Kevin G. Johnston, Peyman Golshani, Qing Nie, Todd C. Holmes, Douglas A. Nitz & Xiangmin Xu. CA1-projecting subiculum neurons facilitate object–place learning. Nature Neuroscience, 23 Sep 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)