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Il ciclo riproduttivo può prefigurare l'Alzheimer

reproductive cycleIl ciclo ovarico comprende diversi stadi con ormoni femminili fluttuanti. Femmine di topi che producono tossicità di Alzheimer (topi HAPP / Abeta) passano più tempo nelle fasi dominate dagli estrogeni del loro ciclo riproduttivo (in verde) rispetto alle coetanee sane, identiche, ma senza tossicità. Con la produzione di tossicità dell'Alzheimer, questi stadi dominati dagli estrogeni promuovono la disfunzione nelle reti cerebrali e nella memoria. Al contrario, le fasi dominate dal progesterone (in glicine) sopprimono i problemi. Gli schemi dei cicli riproduttivi nelle donne giovani potrebbero prevedere il rischio di Alzheimer o aprire la porta alla prevenzione e al trattamento precoce quando sono a rischio di malattia? (Fonte: Arturo Moreno)

I topi femmina destinati a sviluppare la patologia simile al morbo di Alzheimer (MA), e i relativi disturbi cognitivi, mostrano un modello unico di fluttuazione degli ormoni sessuali durante il ciclo ovarico, secondo una nuova ricerca.


Questo studio, pubblicato su eNeuro, suggerisce che il ciclo riproduttivo naturale potrebbe fornire una nuova finestra sul rischio di MA nelle donne giovani.


Il MA inizia a svilupparsi decenni prima che emergano i primi sintomi clinici. Ciò significa che la malattia potrebbe già progredire durante gli anni riproduttivi di una donna.


Dena Dubal e colleghi si sono chiesti se gli ormoni - in particolare gli estrogeni - rilasciati durante il ciclo ovarico naturale promuovono la progressione della malattia negli individui a rischio.


Nonostante le somiglianze nella durata del ciclo e nella fertilità, i ricercatori hanno scoperto che i topi modello di MA passavano una maggiore quantità di tempo in stadi con alti livelli di estrogeni rispetto ai topi di controllo.


Questi stadi sono stati associati a problemi di apprendimento, memoria e ad attività anomale nelle regioni cerebrali affette da MA. I ricercatori hanno anche osservato un forte aumento della produzione di amiloide-beta durante uno degli stadi ad alto contenuto di estrogeni.


Queste scoperte sottolineano l'importanza di integrare la biologia femminile nello studio dei disturbi del sistema nervoso.

 

 

 


Fonte: Society for Neuroscience via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lauren Broestl, Kurtresha Worden, Arturo J. Moreno, Emily J. Davis, Dan Wang, Bayardo Garay, Tanya Singh, Laure Verret, Jorge J. Palop and Dena B. Dubal. Ovarian cycle stages modulate Alzheimer-related cognitive and brain network alterations in female mice. eNeuro, 3 Dec 2018, DOI: 10.1523/ENEURO.0132-17.2018

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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