Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Glossario

A
B
C
D
E
F
G-H
I
L
M
N-O
P
Q-R
S
T-U-V-X

Abulia: disturbo della volontà caratterizzato da irrisolutezza e grande apatia.
Acalculia: forma di agnosia che consiste nella perdita della capacità di nominare, comprendere ed usare i simboli numerici.
Acatisia: incapacità di stare seduti a causa di fobie o di altri motivi (nevralgia,mioclonie).
Afasia: perdita totale o parziale delle funzioni del linguaggio.
Affettività: l'insieme dei sentimenti che regolano i rapporti tra il Sé e gli altri ed anche quelli rivolti verso se stessi. È una funzione superiore della psiche umana che, compenetrata nella struttura della personalità, costituisce uno dei fondamenti architettonici dell' IO.
Agnosia: incapacità a riconoscere o a identificare oggetti, nonostante le funzioni sensoriali siano preservate. Vari tipi: a. visiva, a. acustica, a. tattile (stereognosica).
Agrafia: alterazione della capacità per costruzione scorretta delle lettere (agrafia costruttiva) o errori della scelta di lettere, sillabe, parole, oppure del loro ordine. Spesso è un epifenomeno della afasia.
Alessia: particolare forma di afasia sensoriale con perdita della capacità di comprendere la parola scritta, mentre è conservata quella del linguaggio parlato.
Alessitimia: disturbo psichico per il quale una persona non ha parole per descrivere i propri sentimenti o questi sono, almeno in parte, per loro sconosciuti.
Allucinazione: fenomeno psichico per il quale l'individuo percepisce come reali le proprie "fantasie" ed il frutto delle proprie divagazioni mentali, descrivendo come realtà costrutti inesistenti, percezioni non correlate a stimoli esterni.
Alogia: come aggettivo (alogico) in psichiatria significa senza logica e si riferisce ad una sindrome demenziale.
Ambiente: è l'insieme dello spazio fisico, delle condizioni, delle circostanze e degli influssi che circondano un soggetto, influenzando il suo comportamento.
Ambivalenza: incapacità ad iniziare e a perseguire anche semplici obiettivi.
Amiloide: sostanza che si deposita nelle cellule nervose (neuroni) e che caratterizza i processi degenerativi.
Ambliopia: diminuzione dell'acutezza visiva non dovuta ad alterazioni oculari obiettivabili.
Amnesia: perdita o diminuzione notevole della memoria, sia generale (di tutti i ricordi), sia parziale (per es. dei nomi). Amnesia lacunare: riguarda isolati gruppi di ricordi; amnesia retrograda: interessa i ricordi anteriori al fatto morboso; amnesia anterograda: interessa fatti posteriori all'inizio del fatto morboso.
Anaffettività: di chi presenta un appiattimento affettivo e riduzione dell' espressività emotiva.
Anamnesi: storia clinica di un infermo, raccolta direttamente o indirettamente come elemento principale per la formulazione della diagnosi.
Andatura magnetica: estrema incertezza ad iniziare il cammino che poi diventa a piccoli passi, strisciando i piedi come se fossero incollati al pavimento.
Anedonia: stato mentale di chi non riesce a provare piacere e sembra demotivato, senza volontà. apatico.
Animazione: anche se spesso viene intesa come intervento con finalità ludico-ricreative, in realtà deve essere interpretata come una metodologia che, attraverso occupazioni piacevoli e soddisfacenti, permette il recupero e lo sviluppo di potenzialità psico-fisiche relative e/o residue.
Anoressia: in psichiatria, forma di nevrosi caratterizzata dal rifiuto sistematico del cibo sino al raggiungimento di magrezze estreme o anche cachessia.
Anosognosia: incapacità di pensare il proprio sé ed il pensiero, di riconoscere l'atto stesso del conoscere.
Apatia: stato di indifferenza per situazioni che dovrebbero essere motivo di interesse e emozione.
Aprassia: incapacità di eseguire movimenti che tendano ad una precisa finalità, pur essendo integre l'intelligenza e la motilità.Aprassia costruttiva: disturbo della progettazione spaziale che porta a incapacità di copiare un disegno geometrico a sviluppo piano o tridimensionale; aprassia ideomotoria: disturbo dell'ordinamento temporale dei movimenti volontari dovuto a omissioni, perseverazioni o alterazioni (paraprassia).
Asialia: mancanza o notevole diminuzione della secrezione salivare per lo più dovuta a sclerosi delle relative ghiandole.
Astenia: mancanza di energia; sensazione di debolezza fisica.
Astereognosia (stereoagnosia): incapacità di riconoscere un oggetto con il tatto.
Astrazione: processo mentale per il quale una cosa viene isolata dalle altre per essere considerata specificamente.
Atassia: disturbo neurologico che si evidenzia nell'esecuzione dei movimenti oppure nella conservazione statica del tronco e degli arti.
Autenticità: si riferisce alla capacità di trasmettere un senso di vera partecipazione che significa non solo sincerità, ma anche capacità di mettersi nell'altro, nelle sue aspettative e nei suoi bisogni, oltre che, superare le difficoltà di accettare e perdonare sè stessi.
Autismo: chiusura in se stessi; profonda incapacità a stabilire rapporti interpersonali.
Automatismo: in psicologia, il carattere di certi atti compiuti meccanicamente, senza partecipazione della coscienza. In psichiatria, i movimenti di marcia caratteristici del sonnambulismo.
Autonomia: riferita all'uomo, è la capacità di gestirsi, autogovernarsi e regolarsi liberamente.

 

Baluginio: luce che compare e scompare, anche parlando del pensiero e delle sensazioni.
Benessere: stato psicofisico nel quale l'individuo riconosce non solo la mancanza di malattia, ma anche il piacere e la soddisfazione intima di esistere, di potere e di volere.
Bias: aggettivo che significa propriamente "obliquo", inclinato; sostantivo viene usato come "inclinazione", "tendenza". Bias di selezione = criteri di scelta.
Biologico: riferito all'attività fisiologica di un organismo.
Bisogno: è la condizione nella quale il soggetto avverte la mancanza di un qualcosa vissuto come "bene".
Burn out: reazione psicopatologica, assimilata ad una crisi di "ansia reattiva", che interessa i volontari, i caregivers ed il personale dell'assistenza.

 

Cachessia: stato di grave deperimento organico, conseguente a insufficiente alimentazione e/o a malattie croniche.
Caregiver: neologismo introdotto dall'inglese che significa "portatore di cura"; tutti coloro che, pur non essendo professionisti dell'assistenza, prestano la loro opera per aiutare chi ha bisogno.
Carattere: qualità psico-comportamentale che caratterizza una persona; complesso delle doti individuali e delle disposizioni psichiche che distinguono una personalità (mite, scontroso, riservato, irascibile, violento) o delle qualità morali (fermo, instabile, debole) o delle modalità psicopatologiche (paranoico, depresso, maniacale ossessivo).
Casi incidenti (riferito alla ricerca medico-scientifica): sono i nuovi casi diagnosticati durante un periodo di tempo definito. L'utilizzo di casi incidenti è considerato come preferenziale, poichè il richiamo di esposizione/i precedenti può essere più accurata tra i casi di nuova diagnosi. Inoltre, la sequenza temporale dell’esposizione e della malattia è più facile da valutare tra i casi incidenti.
Casi prevalenti (riferito alla ricerca medico-scientifica): sono le persone che hanno l’esito sotto esame da qualche tempo. L'uso di casi prevalenti può dar luogo a richiami distorti poiché i casi prevalenti possono avere meno probabilità di riportare accuratamente le esposizioni passate. Come risultato, l'interpretazione dei risultati [della ricerca] basata su casi prevalenti può rivelarsi più problematica, in quanto può essere più difficile garantire che gli eventi riportati si riferiscono a un tempo precedente allo sviluppo della malattia piuttosto che la conseguenza del processo della malattia stessa. Ad esempio, gli individui possono modificare la loro esposizione dopo l'insorgenza della malattia. Inoltre, a meno che l'effetto dell'esposizione sulla durata della malattia non sia noto, non sarà possibile determinare la misura in cui una caratteristica particolare è correlata alla prognosi della malattia, una volta che si sviluppa, piuttosto che alla sua causa.
Coazione: spinta a compiere atti ripetitivi, illogici o inopportuni.
Comunicazione non verbale: oltre che con la parola, una persona può mettersi in rapporto con un'altra attraverso lo sguardo, l'atteggiamento, la mimica, il tono della voce, la vicinanza intercorporale, ecc..
Confabulazione: in psichiatria, formulazione verbale incoerente e fantastica, dovuta ad un disturbo della memoria di fissazione, che priva il malato dei ricordi recenti.
Confusione mentale: incapacità di ordinare le idee; annebbiamento del pensiero; turbamento emotivo; incapacità di distinguere le qualità degli oggetti; ed anche disorientamento spazio-temporale.
Critica: facoltà intellettuale che permette di esaminare, analizzare e valutare cose, fatti e situazioni e, quindi, di scegliere, selezionare, distinguere.
Cromosoma: struttura del nucleo cellulare che trasporta il codice genetico da cui dipendono i caratteri ereditari.
Cura: complesso dei mezzi terapeutici scelti con il fine di eliminare i segni della malattia.

 

Delirio: alterazione mentale dovuta ad una erronea interpretazione della realtà, anche se percepita normalmente sul piano sensoriale. Varie forme: di persecuzione, melanconico, di grandezza, di gelosia, mistico, di trasformazione, ecc.; spunti deliranti: nella logicità del discorso appaiono screzi illogici e non conseguenti con il resto; idee deliranti: quando il delirio non è totalmente strutturato, ma si limita ad alcuni spazi o aree di pensiero; difese deliranti: di fronte ad uno stimolo emotivo intenso, una certa incontinenza psichica dell' IO sposta sugli altri le colpe o le responsabilità.
Demente: chi è affetto da demenza. Mentre un oligofrenico (idiota) è un povero in intelligenza, un demente è una persona che l'ha persa.
Demenza: stato psicopatologico caratterizzato da declino delle capacità mentali superiori: memoria, intelligenza, sintesi del pensiero.
Depersonalizzazione: non riconoscere più come propri il corpo e i pensieri.
Depressione: in psichiatria, modificazione del tono dell'umore in senso melanconico (tedio, pessimismo, distacco, svalorizzazione delle proprie qualità): depressione endogena: scaturisce dall'intimità, senza cause apparenti; depressione reattiva: conseguenza di avvenimenti o fatti contingenti.
Deprivazione sensoriale: condizione di isolamento dagli stimoli esterni.
Derealizzazione: non riconoscere più l'ambiente dove ci si trova.
Deterioramento cognitivo o mentale: in psichiatria, diminuzione dell'efficacia intellettiva dovuta all'età (d. fisiologico) oppure a lesioni cerebrali o a patologie mentali (d. patologico).
Diagnosi: giudizio sul funzionamento psico-fisico di un paziente, che consiste nel riconoscere una malattia in base all'anamnesi, all'esame obiettivo clinico, alle ricerche strumentali e di laboratorio e a specifici test neuro-psicologici.
Dipendenza: in psicoanalisi, è lo stato di subordinazione dell' IO rispetto alle esigenze del mondo esterno, dell' ES e del Super-IO, sia che questa non-autonomia sia conscia, sia inconscia.
Dipsomania: assunzione impulsiva ed eccessiva di alcool, che si alterna a periodi di relativa astinenza.
Disartria: disturbo dell'articolazione della parola dovuto a non coordinazione dei movimenti dei muscoli fonatori.
Disforia: abbassamento del tono dell'umore, intermittente, non continuo come nella depressione.
Disgrafia: alterazione patologica della capacità di scrivere. La scrittura può risultare: disordinata, con trasposizioni o omissioni di lettere, ripetizioni di sillabe, ecc..
Dislessia: disturbo neurologico che consiste nell'incapacità di apprendere a leggere con la rapidità e l'abilità caratteristiche di una determinata età.
Disorientamento: alterazione della coscienza con perdita dell'orientamento nell' ordine del tempo, dello spazio o dell'identità.
Dissociazione: in psichiatria, disturbo psichico tipico della schizofrenia, caratterizzato da un pensiero che segue leggi e legami del tutto personalistici ed illogici.
Distonia: in medicina, qualsiasi alterazione del tono muscolare o nervoso.

 

Ecmnesia: stato psichico abnorme, caratterizzato dalla perdita dei ricordi recenti e dalla sensazione di rivivere situazioni della vita passata.
Ecmnestico: stato o delirio ecmnestico = deformazione fantastica del pensiero.
Ecolalia: in psichiatria, disturbo del linguaggio che consiste nella ripetizione automatica di parole o frasi subito dopo averle udite.
Eidetico: che concerne il mondo delle idee, dei pensieri, della conoscenza e della visività (fornire una impressione visiva).
Emotività: capacità più o meno intensa di reagire agli stimoli, piacevoli e/o spiacevoli, interni e/o esterni, attraverso modificazioni dello stato orto- e/o para-simpatico.
Empatia: capacità di comprendere lo stato d'animo e la situazione emotiva di un'altra persona, senza ricorso alla comunicazione verbale e riflette le possibilità affettive regolate dal feedback.
Engramma: in biologia, traccia mnestica, di contenuto informativo, non del tutto esplicitata.
Entelechia: il grado massimo di sviluppo raggiunto dalla sostanza. Termine che poi è stato ripreso nelle scienze biologiche (vitalismo) per indicare il principio vitale irriducibile della causalità spaziale (agg. entelechiale).
Epistemologia: sta per "conoscenza scientifica"; termine coniato dal filosofo scozzese J.F. Ferrier.
Erranza: camminare senza sosta.
Euforia: ipertono affettivo caratterizzato da sentimenti di eccessiva gioia e benessere.
Euprassia: prassia normale, in contrapposizione alla disprassia (difficoltà o disabilità ad eseguire movimenti finalizzati) e all' aprassia.
Eterocronia: (dell'invecchiamento), si riferisce alla diversa modalità di invecchiare di vari organi e apparati, caratteristiche del corpo umano.
Ethos: si intende come "senso morale" che una persona dimostra con atteggiamenti e/o comportamenti. Come esempio: ethos professionale.
Etica: disciplina della filosofia che cerca di spiegare e strutturare le norme di una condotta accettata e condivisa.
Evitamento: una persona tende ad eliminare dalla propria esperienza quelle situazioni che le hanno creato sensazioni estremamente dolorose e/o di grande paura.
Eziologia: in medicina, studio delle cause, sia esterne sia insite nell'organismo, che determinano l'instaurarsi di una malattia.

 

Farmacocinetica: ramo della farmacologia che analizza gli eventi biologici che conseguono alla sommnistrazione di medicamenti: assorbimento, distribuzione nei tessuti, trasformazioni metaboliche, tendenza a legarsi con altre molecole, escrezione.
Farmacodinamica: studia il meccanismo di azione dei farmaci a livello dei diversi tessuti o direttamente nelle cellule.
Farmacogenetica: scienza che studia la variabilità della risposta alla somministrazione di farmaci che dipende dalle diverse strutture delle proteine coinvolte nell'interazione tra farmaco e organismo.
Fobia: timore patologico suscitato da oggetti, animali, persone o situazioni che non rivestono nessun pericolo.

 

Geralogia: scienza che studia i fenomeni dell'invecchiamento.
Gergoafasia: disturbo del linguaggio proprio dell' afasia sensoriale che dà luogo a discorsi incomprensibili e a neologismi che arieggiano a un "gergo" (linguaggio privato).
Geriatria: ramo della medicina che si occupa delle malattie proprie dell'età senile (sopra i 65 anni).
Gerontologia: scienza che studia la vecchiaia e i fenomeni biologici, psichici e sociali dell'invecchiamento.
Gestualità: l'insieme dei gesti che un soggetto utilizza per esprimersi e per comunicare.
Giudizio: la facoltà logica della mente che permette di interpretare e di esprimere pareri, punti di vista, analisi di realtà e/o di convenienza.
Ghettizzare: nel linguaggio giornalistico equivale a isolare, emarginare, rinunciare, segregare.
Gnoseologia: termine usato per indicare la conoscenza umana, soprattutto in riferimento alle strutture, alla validità e alla verità.
Gruppo: è un insieme di soggetti che hanno messo in comune obiettivi e strategie, nel rispetto mutuo delle individualità.
Guarigione: scomparsa dei sintomi riferiti ad una determinata malattia.

 

 

Handicap: incapacità totale o parziale di provvedere alle abituali necessità della vita individuale e sociale.

 

Iatrogeno: detto di malattia, lesione o danno funzionale attribuibile, diretta o indirettamente, a terapia, a atto diagnostico e/o di prevenzione.
Idiozia: grave insufficienza mentale congenita o acquisita in seguito a lesioni cerebrali nella prima infanzia.
Illusione: percezione della realtà in forma deformata, falsa ed illogica; falsi riconoscimenti: sintomo neurologico caratteristico della "sindrome di Korsakoff ", frequentemente legata all'intossicazione alcoolica e caratterizzata da: disturbi a carico della memoria di fissazione, disorientamento, confabulazioni, polinevriti.
Impulsività: fattore del carattere che induce azioni spontanee e immediate senza cura delle conseguenze e senza la possibilità di ritardarle nel tempo.
Infantilismo: caratteristica per la quale l'individuo adulto manifesta comportamenti tipicamente infantili.
Inibizione: limitatezza comportamentale per la quale il soggetto appare come timido e privo di "grinta".
Insonnia: disturbo del sonno per il quale lo stesso risulta poco profondo o di durata ridotta sia per difficoltà nell'addormentamento, sia per risveglio prematuro.
Interazione, insieme di azioni e reazioni che si verificano nel rapporto tra due soggetti e/o tra soggetto e ambiente.
Interventi palliativi: hanno per fine il miglioramento della qualità di vita.
Interventi terapeutici: hanno per fine la cura e la guarigione.
Invecchiamento: processo naturale, comune a tutte le specie viventi, influenzato, nell' uomo, da fattori di ordine biologico, psicologico, sociale ed ambientale; per questo la vecchiaia si presenta con una enorme variabilità: ciascun essere umano, di fronte alla vecchiaia, è unico ed irrepetibile nell'affrontare la vita, le esperienze ed i cambiamenti. Diventare vecchi è un processo psico-fisico che risulta dalla rottura dell'equilibrio tra processi anabolici e catabolici. Generalmente l'invecchiamento non dipende dall'età, anche se possiamo dire che , nell'uomo, comincia intorno ai 65 anni e, proprio per questa imprecisione temporale, qualche ricercatore indica l'invecchiamento come processo che inizia 10 anni prima della morte.
Inversione sonno-veglia: di chi prende la notte per il giorno e quindi svolge le proprie attività mentre tutti gli altri dormono.
Ipercinesia: motilità eccessiva di tipo volontario (legata ad una eccitazione psico-mentale) o involontaria, che può essere: a) del tipo di tics o spasmi professionali; b) dovuta a lesioni extrapiramidali (Parkinson, movimenti coreici, atetosici) piramidali (clonie).
Ipercinesia verbale: incontrollata verbosità.
Ipertonia: esagerazione della tensione del tessuto muscolare, sia striato (muscoli scheletrici), sia liscio (tuniche muscolari del tubo gastroenterico, dell'utero, delle arterie, ecc.); è chiamata anche ipertonicità e ipertono.
Ipnagogico: di fatto che si verifica immediatamente prima del sonno; fase ipnagogica: stato di sonnolenza che precede l'addormentamento ed è caratterizzato dal fluttuare della coscienza e dalla comparsa di vaghi e sfumati pensieri che ricordano le illusioni e le allucinazioni.
Ipoacusia: diminuzione delle capacità uditive.
Ipocondria: preoccupazione esagerata per la propria salute e per l'incolumità del proprio corpo.
Ipomania: stato di eccitazione psichica caratterizzato da esuberante vitalità, aumentata produttività eidetica, perdita dei controlli inibitori.

 

Lavoro di gruppo: è una attività svolta tra diverse persone la cui efficacia dipende dall'atmosfera, dalla chiarezza dei compiti, dal coinvolgimento sugli obiettivi.
Leucoaraicosi: ("artefatto bianco"), distruzione della sostanza bianca negli emisferi cerebrali.
Limbico: "sistema" neuro-anatomico cerebrale che comprende: lobo limbico, setto pellucido, nuclei mesencefalici, amigdala, ecc. e che è deputato all'integrazione emotiva-istintiva e comportamentale e alla strutturazione della memoria.
Linguaggio: facoltà umana che indica la capacità di comunicare pensieri, esprimere sentimenti e, in genere, di informare sulla propria realtà interiore e sulla realtà esterna utilizzando un sistema codificato di segni e di parole.
Linguaggio articolato: orale, verbale, parlato; linguaggio interno: rappresentazione intima della comunicazione.
Lobotomia frontale o leucotomia frontale: intervento chirurgico effettuato per la prima volta da Egaz Moniz (Lisbona) nel 1936; consiste nel taglio delle connessioni profonde del lobo frontale. Venne eseguito in pazienti gravemente psicopatici, ma poi abbandonato perché inconcludente.
Logoclonia: ripetizione compulsiva, automatica e ritmica di una sillaba o di parole.

 

Mania: termine usato un tempo nel linguaggio medico per indicare vari tipi di disturbi mentali; con questo significato si usa comunemente in: m. di persecuzione, di grandezza, suicida, ecc..
Memoria ecoica: riferita al canale uditivo.
Memoria icoica: riferita al canale visivo.
Mongolismo (trisomia 21): una anomalia congenita oggi chiamata "sindrome di Down", caratterizzata da una tipica "facies", particolarità fisiche ed insufficienza mentale. Nel corredo cromosomico c'è un "Y" in più del normale.
Morale: insieme delle norme, considerate valide e condivise in un determinato gruppo sociale, che devono essere rispettate e difese.
Motivazione e interesse: non fanno parte dell'affettività, ma degli aspetti volitivi della personalità.

 

Neologismo: parola o locuzione nuova derivata o composta da parole in uso o tratte da altra lingua e che spesso si evidenzia come modismo. Nel caso dell'Alzheimer il neologismo è una parola veramente nuova, che non ha nessun significato semantico e che è formata dall'accostamento casuale di vocali e consonanti; esprime una intenzione comunicativa non supportata da una struttura lessicale, che è stata perduta per i disturbi della memoria.
Neuroni: sono le cellule principali del cervello nel quale si trovano in un numero di 10-12 miliardi al momento della nascita per poi decrescere progressivamente (e in maniera diversa da individuo a individuo) con il passare degli anni. In ogni neurone si evidenzia: l' assone, "filo" di comunicazione privilegiato, attraverso il quale fluisce l'impulso nervoso verso altri neuroni lontani; i dendriti, diramazioni che servono a mettere in contatto un neurone con altri più o meno vicini; le sinapsi, parti specializzate dei neuroni che fungono da punti di contatto tra di loro, permettono il passaggio dello stimolo attraverso un processo chimico particolare che dipende da specifici neurotrasmettitori.
Neurotrasmettitori: sono sostanze chimiche che permettono il passaggio dello stimolo nervoso nello spazio delle sinapsi. Se ne riconoscono diversi che utilizzano: acetilcolina, dopa, serotonina, gaba, eccetera.

 

 

Organigramma: modello grafico che illustra quali siano le figure che partecipano ad un determinato programma operativo o a un servizio, la posizione gerarchica che ogni dipendente ricopre nella struttura, le funzioni che corrispondono ad ogni ruolo.

 

Palilalia: disturbo del linguaggio che consiste nella ripetizione di una parola, di una frase o di una sillaba che si osserva nel parkinsonismo o in altre lesioni cerebrali.
Palliazione: miglioramento delle condizioni psicofisiche generali che non porta alla guarigione, ma al miglioramento del "senso di benessere".
Panico: esperienza terribile che lascia sgomenti per il pensiero di trovarsi in pericolo per la propria incolumità e/o vicini alla morte, senza nessuna via di scampo.
Paracusia: ogni abnorme percezione acustica.
Parafasia: disturbo del linguaggio che consiste nella trasposizione di singoli elementi fonetici della parola o della sillaba (p. fonetica); da una inversione dell'ordine delle parole (p. verbale); da una alterazione delle parole che risultano del tutto insolite (p. letterale).
Parafrenia: in psichiatria, tipo di alienazione delirante della personalità che viene riferita come "psicosi paranoide" ad andamento cronico e benigno, in quanto non preclude l'inserimento sociale.
Paranoia: stato mentale caratterizzato da un delirio coerente, rigido, impenetrabile.
Paratonia: tipo di ipertonia muscolare dovuta a incapacità a rilasciare volontariamente la muscolatura per scarsa attenzione o collaborazione.
Patogenesi: nel linguaggio medico, il meccanismo secondo il quale si origina un processo morboso.
Perdita dei nomi o dei numeri: amnesie parziali che riguardano la rievocazione di engrammi e la memoria.
Perseverazione: ripetere molte volte lo stesso gesto (per es.: sfregare il tavolo).
Persona: soggetto visto come sistema aperto che interagisce con l'ambiente ed è costituito da tre componenti: biologica, psichica e sociale.
Piano socio-assistenziale: è un insieme di norme, emanate dalla Regione, che riguardano l'assistenza ed il supporto alle necessità dei cittadini.
Polisomìa: in genetica, errore del corredo cromosomico che consiste nella presenza di elementi soprannumerari.
Prevenzione: interventi diretti ad impedire il verificarsi ed il diffondersi di accidenti non desiderati, dannosi e/o che possono provocare malattie: primaria - comprende le pratiche profilattiche messe in atto per evitare l'insorgenza di una malattia; secondaria - terziaria
Profilassi: indica le norme ed i provvedimenti che devono essere adottati, collettivamente dai singoli, per evitare e/o prevenire il diffondersi di una malattia.
Prosessia: scienza che studia l'attenzione.
Prosopoagnosia (prosopagnosia): incapacità di riconoscere i volti delle persone che, però, possono essere identificate dal suono della voce.
Psicologico: modalità e caratteristiche consce e inconsce che definiscono la personalità di un individuo.

 

Qualità della vita: è il livello esistenziale che si riferisce al soddisfacimento dei bisogni e al raggiungimento di un equilibrio psico-fisico di fronte alle necessità, insieme allo strutturarsi di un senso di benessere.

 

 

Recettore: in biologia molecolare, particolari siti della membrana cellulare in grado di reagire specificamente a molecole quali i neurotrasmettitori (r. adrenergico, r. colinergico), gli ormoni (r. ormonale), i farmaci (r. farmacologico).
Relazione: è il legame esistente tre uno o più persone, caratterizzato da manifestazioni, atti e/o sentimenti che caratterizzano il rapporto interpersonale.
Riabilitazione: indica tutte quelle pratiche psico-fisiche finalizzate al recupero delle abilità per rendere nuovamente efficiente il soggetto e per ripristinarne le funzioni.
Riflesso: atto nervoso che risponde ad un arco diastaltico. Riflessi prelogici o neonatali sono riflessi automatici presenti nel neonato (es. di afferramento; palmo-mentoniero).
Rigidità: in medicina, compromissione della mobilità e della motilità della muscolatura per ipertonia muscolare plastica (r. parkinsoniana), passiva (r. extrapiramidale), antalgica.

 

Senescenza: processo biologico comune a tutti gli organismi pluricellulari, caratterizzato da un progressivo decadimento somatico e funzionale.
Senile o presenile: si riferisce all'età limite della vecchiaia che, arbitrariamente, si è fatta coincidere con quella del pensionamento: 65 anni.
Senilità: l'ultima fase della vita dell'uomo che segue quella della maturità.
Sistema ortosimpatico: in fisiologia, la sezione del sistema neurovegetativo che agisce liberando catecolamine (neradrenalina) dalle sue terminazioni nervose dette adrenergiche e che comporta accelerazione del battito cardiaco, vasocostrizione, innalzamento della pressione sanguigna, aumento del metabolismo basale.
Sistema parasimpatico: sezione del sistema neurovegetativo che interferisce con quella ortosimpatica. Le sue fibre hanno origine dal mesencefalo, dal bulbo e dal tratto sacrale del midollo spinale e si portano ai gangli periferici liberando acetilcolina.
Sociale: riferito alle correlazioni e interferenze che si stabiliscono nell'ambito di un gruppo di persone e/o cittadini.
Socializzazione: è sinonimo di inserimento attivo in una determinata società e presuppone diverse prese di coscienza: il valore dell'altro; il rapporto con gli altri come dinamica di dare e di ricevere in un regime democratico; l'apprendimento di norme che riguardano i costumi, gli usi, le regole e che determinano i diritti ed i doveri.
SSN (servizio sanitario nazionale): è il complesso delle strutture, dei servizi, degli interventi destinati alla tutela della salute dei cittadini che è un diritto costituzionale.
Stereotipia: disturbo psicomotorio che si manifesta con la tendenza a mantenere, in forma protratta, un certo atteggiamento (s. di postura) o a ripetere un determinato atto o gesto.
Stigma: termine che viene utilizzato per descrivere due cose 1-un pregiudizio o un sentimento di disapprovazione da parte della popolazione generale verso un gruppo e 2-il sentimento di vergogna corrispondente sollecitato in quel gruppo dal pregiudizio.
Struttura protetta: nella normativa regionale, per struttura protetta si intende un ambiente strutturato specificamente per affrontare le necessità di persone anziane "non autosufficienti totali" (NAT).

 

Tergiversazione: cercare di eludere una domanda nel tentativo di nascondere un difetto della memoria, utilizzando perifrasi o, semplicemente, negando l'evidenza.

 

 

U.V.G. (Unità Valutativa Geriatrica): nel piano socio-assistenziale regionale, rappresenta uno staff di medici plurispecialisti incaricati di valutare le condizioni di salute delle persone anziane con deficit funzionali, i loro bisogni assistenziali e di proporre degli interventi specifici centrati sulla persona.

 

 

Vocaboli "passe-partout": (come il coso, la cosa) che servono a sostituire parole che non vengono evocate con la sufficiente rapidità.
Vagabondaggio: con riferimento alla malattia di Alzheimer è traduzione dell'inglese "wandering" e definisce la tendenza a camminare a lungo, talvolta per ore, senza meta e senza uno scopo preciso; anche girovagare.
Verbigerazione: in psichiatria, disturbo del linguaggio caratterizzato da formulazione di discorsi intessuti di parole slegate e accompagnati da una particolare animosità.
Vissuto: è tutto ciò che viene percepito e che determina stati d'animo particolari nella psiche di ogni persona che quindi "vive" le esperienze in maniera personale e "unica".

 

 

Xerostomia: in medicina, sinonimo di asialia.

 

 Fonte/grazie a: www.adhikara.com

 
Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.