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Ancora a favore della Vitamina B

Aumentare l'assunzione di vitamine del complesso B può aiutare a prevenire la degenerazione cognitiva, secondo uno studio condotto presso il Methodist Hospital di Houston.Sono stati esaminati pazienti a cui era stato diagnosticato il decadimento cognitivo...

CoenzimaA, trattamento alternativo per l'Alzheimer?

La malattia di Alzheimer è una malattia debilitante e infine mortale che colpisce il centro nervoso, o il cervello. I pazienti spesso soffrono di sintomi come perdita di memoria, disorientamento, perdita funzionale delle abilità fisiche, così come la...

Per curiosità, quanto è tenace il meccanismo dell'Alzheimer ...

Si ritiene che una delle cause della malattia di Alzheimer sia l'accumulo di placche nel cervello, causata da alcune terribili proteine chiamate beta-amiloidi.Scienziati in Israele sono riusciti a prendere quelle proteine e impiegarle, creando un...

Nuovo farmaco per l'Alzheimer ottiene relazione su fase sperimentale

Intellect Neurosciences Inc., società biofarmaceutica con una serie di prodotti in fase sperimentale preclinica e clinica e licenze con le maggiori aziende farmaceutiche per prodotti in fase avanzata di sperimentazioni clinica, ha annunciato di aver...

Un altro passo nello sviluppo del trattamento dell'Alzheimer

Ricercatori nei Paesi Bassi, credono di aver fatto un significativo passo avanti nello sviluppo di un farmaco per trattare la malattia di Alzheimer.Il team del Netherlands Institute for Neuroscience ha scoperto una serie di cellule cerebrali che si...

Viva la siesta!

Esperti dell'Università del Surrey hanno scoperto che molti anziani, per paura di essere considerati pigri, evitano di farsi un riposino pomeridiano e fanno di tutto per evitare di addormentarsi.Ma il pisolino occasionale può aiutare a rendere gli anziani...

Quanto è negativo il fumo per l'Alzheimer ...

Fumare molto nell'età compresa tra 50 e 60 anni aumenta del 157 per cento il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e del 172 per cento quello della demenza vascolare (*), secondo uno studio congiunto di Kaiser Permanente (pubblicato negli Archives...

L'insorgere precoce dell'Alzheimer allarma i medici Indiani

L'Alzheimer è stata sempre finora associata con l'anzianità, ma i recenti casi di Alzheimer riguardano anche persone in età insospettabile, attorno ai 50 anni.Il Dr Lakshmi Narasimhan, Neurologo dell'Government General Hospital di Chennai (ex Bombay...

Una svolta nella cura dell'Alzheimer?

Il video qui sotto è dal programma TV ABC Nightline e mostra il secondo paziente di sempre ad entrare in un processo clinico nuovo e radicalmente diverso per la malattia di Alzheimer.Il video si concentra sullo Fase II dello studio clinico del...

Scoperta origine delle cellule immunitarie del cervello

Ricercatori del Mount Sinai Medical Center hanno scoperto che le cellule della microglia, cellule immunitarie che si trovano nel cervello, hanno un'origine unica e si formano subito dopo il concepimento. In precedenza si pensava che la microglia nascesse...

Ruolo dei marcatori di rischio nell'Alzheimer

I marcatori di rischio potrebbero svolgere un ruolo importante nell'Alzheimer. Si tratta di sostanze legate al morbo di Alzheimer che si trovano in quantità insolitamente alta o insolitamente bassa in pazienti che nel futuro contrarranno la malattia.Il...

Il decadimento dell'olfatto potrebbe essere un primo segno ...

Se il vostro olfatto è notevolmente peggiorato con l'invecchiamento, potrebbe essere utile un check-up. Nuove ricerche sui topi suggeriscono che la perdita dell'olfatto potrebbe essere un indicatore precoce della malattia di Alzheimer, scrive HealthDay...

Risultati discordanti sulla "contagiosità" dell'Alzheimer

(Pro) La malattia di Alzheimer è causata in parte da un accumulo di detriti proteici nel cervello. Gli scienziati sapevano già che questi detriti proteici, chiamati peptidi amiloidi, sono contagiosi. Ma ora si scopre che è più facile acquisire la malattia...

La stimolazione cognitiva è utile anche dopo la diagnosi

Un interessante articolo in Nature Reviews il mese scorso ha esaminato diversi studi che dimostrano che l'intervento cognitivo può essere utile anche per i soggetti già diagnosticati con malattia di Alzheimer (Buschert et al., 2010).L'articolo mostra che...

Inibendo una proteina si potrebbe invertire il Morbo di Alzheimer

Ricercatori dell'Università di Yale dicono che inibire una proteina nel cervello può essere la chiave per neutralizzare gli effetti del morbo di Alzheimer. In uno studio pubblicato Lunedi in Proceedings of the National Academy of Sciences, il team di...

Nuovo studio nel dibattito sull'utilità della vitamina B12

Le persone che assumono una dieta ricca di vitamina B12 possono essere protette dal morbo di Alzheimer, suggerisce un breve studio preliminare.I risultati aggiungono materiale al dibattito sul fatto che le vitamine possano o meno ridurre il rischio di...

La licenza dell'Aricept (Donepezil) scade il 25/11, e poi?

Il brevetto per l'Aricept (marchio commerciale del principio Donepezil) scade il 25 novembre 2010. Dovremmo vedere la versione generica di Aricept sul mercato immediatamente dopo tale data. Per i malati di Alzheimer e le loro famiglie che stanno...

Annunciato accordo per produzione e sviluppo di farmaco inibitore b-Amiloide & Tau

Tasly Pharmaceutical Co., Ltd. (Tianjin, Cina) e Proteotech, Inc. (Kirkland, WA, USA) hanno annunciato oggi un accordo di collaborazione per lo sviluppo del nuovo farmaco Exebryl-1 ®, per il trattamento della malattia lieve-moderata di Alzheimer...

Scoperto nuovo meccanismo per il fattore di rischio genetico

Gli scienziati del Gladstone Institutes of Neurological Disease (GIND) hanno fornito nuovi elementi di come l'ApoE4 potrebbe essere coinvolto nella malattia di Alzheimer.In uno studio pubblicato online sul Journal of Neuroscience, i ricercatori guidati da...

Nel futuro gli ultrasuoni potrebbero aiutare a curare l'Alzheimer

L'ingegnere biomedico Elisa Konofagou e il suo team sono sul punto di scoprire un nuovo uso, potenzialmente innovativo, degli ultrasuoni: la possibilità di aprire temporaneamente la barriera naturale che separa i vasi sanguigni dal tessuto cerebrale nei...

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In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

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Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

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In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

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Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

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Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

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Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

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Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

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Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

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Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

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