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«Dovremmo proporci di ripristinare una proteina del cervello, non di rimuovere l'amiloide»

Gli esperti stimano che oltre 6 milioni di americani hanno la demenza da morbo di Alzheimer (MA), ma uno studio recente, guidato dall'Università di Cincinnati, fa nuova luce sulla malattia e su una nuova terapia farmacologica altamente discussa. Lo...

Tossicità della proteina tau è innescata da un 'interruttore chimico'

Ricercatori della Tokyo Metropolitan University hanno scoperto che una caratteristica chimica specifica di una proteina cruciale chiamata tau può indurla ad accumularsi nel cervello e a innescare malattie come il morbo di Alzheimer (MA). Hanno scoperto...

Rugosità dei livelli retinici: nuovo biomarcatore di Alzheimer

Negli ultimi anni, la retina si è consolidata come uno dei biomarcatori più promettenti per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA). Passando oltre il dibattito sulla retina che diventa più sottile o più spessa, i ricercatori dell'Universidad...
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Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cognitivo in vecchiaia

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scienziati del Massachusetts General Hospital (MGH) e dell'Harvard Aging Brain Study (HABS) hanno fatto una scoperta sorprendente su quella relazione. In un nuovo studio...

Cambiamenti subconsci nel movimento possono prevedere l'Alzheimer

Mentre le persone sono impegnate nelle attività quotidiane, si verificano fluttuazioni complesse nel loro movimento, pur in mancanza di pensieri coscienti. Queste fluttuazioni, chiamate 'regolazione dell'attività motoria frattale' (FMAR, fractal motor...

Statine non sono associate al declino cognitivo e alla demenza negli anziani

L'uso della terapia con statine negli over-65 può non essere associata alla demenza incidente, al lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) o a un declino nei domini individuali di cognizione, secondo uno studio pubblicato il 21...

Nuove informazioni sul legame tra stress cronico e Alzheimer

 Lo stress psicosociale cronico contribuisce allo sviluppo del morbo di Alzheimer (MA), coinvolgendo un percorso chiamato 'asse ipotalamo-ipofisi-surrene' (asse HPA, hypothalamic–pituitary–adrenal).Una nuova revisione pubblicata sulla rivista...

Un calcolatore può predire il tuo rischio di demenza?

I ricercatori canadesi dell'ospedale di Ottawa, dell'Università di Ottawa, del Bruyère Research Institute e dell'ICES hanno costruito e convalidato un calcolatore online che mette in grado gli individui over-55 di comprendere meglio la salute del loro...

Mantenere la stessa infermiera per le visite a casa può prevenire nuovi ricoveri alle persone con demenza

Le persone con demenza che ricevono le visite di assistenza sanitaria a domicilio hanno meno probabilità di essere riammesse in ospedale quando c'è coerenza nello staff infermieristico, secondo un nuovo studio di ricercatori della New York University...

L'AR può migliorare la vita degli anziani, quindi perché progettare app pensando ai giovani?

La realtà aumentata (AR) è pronta a rivoluzionare il modo in cui le persone completano i compiti quotidiani essenziali, ma gli anziani - che hanno molto da guadagnare dalla tecnologia - saranno esclusi dal suo uso, a meno che nel progettare il software...

Ulrasuoni: un trattamento potenziale non invasivo per l'Alzheimer

:Ricercatori del Queensland Brain Institute hanno trovato che gli ultrasuoni possono superare alcuni degli effetti dannosi dell'invecchiamento e della demenza senza la necessità di attraversare la barriera emato-encefalica.Il professor Jürgen Götz ha...

Alcuni farmaci per abbassare la pressione collegati a meno declino della memoria negli anziani

Gli anziani che avevano preso farmaci per abbassare la pressione del sangue, conosciuti per attraversare la barriera emato-encefalica, avevano un richiamo migliore della memoria nel tempo rispetto a coloro che prendevano altri tipi di medicinali per...

I primi ricordi possono iniziare dall'età di due anni e mezzo

Un nuovo studio e una revisione di decenni di dati spinge l'orologio di memoria indietro di un anno, ma lo studio conferma che tutti sono diversi.In media le primi esperienze che le persone possono ricordare puntano a quando avevano solo due anni e mezzo...

Nuove cellule gliali scoperte nel cervello: implicazioni per la riparazione del cervello

I neuroni, le cellule nervose nel cervello, sono giocatori centrali nella funzione cerebrale. Tuttavia, sta emergendo un ruolo chiave delle glia, considerate per lungo tempo solo cellule di supporto. Un gruppo di ricerca dell'Università di Basilea ha ora...

Proposto nuovo modello di sviluppo dell'Alzheimer

Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza ed è caratterizzato dalla neurodegenerazione nelle regioni del cervello coinvolte nella memoria e nell'apprendimento. Amiloide-beta e tau sono due proteine ​​tossiche che si accumulano nella...

Nuovo obiettivo potenziale per un trattamento dell'Alzheimer

 Come la placca amiloide, la variante genetica APOE4 è da tempo associata al morbo di Alzheimer (MA), ma è ancora poco noto del ruolo del gene nel processo della malattia.Ora, un nuovo studio pubblicato su Nature Aging non solo chiarisce come il...

Scoperta possibilità di diagnosi precoce per SLA e demenza frontotemporale

Esiste un dato biologico, cioè un biomarcatore, rilevabile attraverso le analisi, che possa indicarci la presenza di una malattia neurodegenerativa? La ricerca di un biomarcatore per le malattie neurodegenerative rappresenta un obiettivo molto importante...

Nella dopamina la chiave per diagnosticare l'Alzheimer 2 anni prima che si manifesti

Uno studio dell’IRCCS Santa Lucia di Roma, insieme all’Università Campus Bio-Medico di Roma e all’Università di Torino, ha verificato il legame tra l’Alzheimer e le compromissioni dei circuiti dopaminergici in pazienti con disturbo cognitivo lieve...

Nuovo trattamento arresta il decorso dell'Alzheimer nel cervello di scimmia

Secondo uno studio appena pubblicato, una nuova terapia suggerisce alle cellule di difesa immunitaria di ingoiare le proteine malformate, le placche di amiloide-beta (Aβ) e i grovigli di tau, il cui accumulo è noto per uccidere le cellule cerebrali vicine...

Lipidi nelle membrane cellulari hanno un ruolo importante nell'Alzheimer

Il morbo di Alzheimer (MA) è predominante negli anziani, ma il modo in cui i cambiamenti nella composizione lipidica derivanti dall'età influenzano la regolazione dei processi biologici non è ancora ben compreso. Sono stati stabiliti collegamenti tra...

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