Comprendere il ruolo delle microglia nell'Alzheimer

16 Apr 2024 | Ricerche

Le microglia sono cellule immunitarie specializzate nel cervello. Sebbene di norma proteggano il nostro cerv...

I senzatetto hanno maggiori probabilità di sviluppare la demenza, e prima nella vita

16 Apr 2024 | Ricerche

Una nuova ricerca del Lawson Health Research Institute e dell'ICES ha scoperto che la demenza nelle persone ...

Antipertensivi anche in età avanzata correlati a rischio minore di demenza

16 Apr 2024 | Ricerche

Gli anziani, anche quelli di 80 anni, che assumono farmaci antipertensivi sono a minor rischio di demenza. L...

Pazienti con delirium hanno più probabilità di sviluppare la demenza

15 Apr 2024 | Ricerche

Ricercatori dell'Università del Queensland di Brisbane/Australia hanno scoperto che i pazienti più anziani che sperim...

Nuovo tipo di scansione mappa il viaggio dell'ossigeno nel cervello

15 Apr 2024 | Ricerche

I ricercatori possono ora osservare in tempo reale come l'ossigeno si muove nel cervello dei topi. Ciò potrebbe fornire ...

Crea rispetto e fiducia con il personale della casa di cura, ma anche segnala eventuali pr…

12 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

"Come posso assicurare un'assistenza di qualità quando il mio caro entra in una casa di cura o in una comunità di vita a...

Degenerazione cerebrale comune può iniziare a svilupparsi già in mezza età

12 Apr 2024 | Ricerche

La malattia da corpi di Lewy può essere più comune nelle persone di mezza età di quanto si pensa, secondo uno studio rec...

Identificato nuovo obiettivo di trattamento per l'Alzheimer

11 Apr 2024 | Ricerche

Ricercatori delle Università di Leeds e di Lancaster, con uno studio pubblicato su Neuropsychopharmacology, ...

Prossimi eventi

Ven, 19 Apr 2024   20:30    Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Abbi cura anche di me» spettacolo teatrale
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa Riese, Via Don Gnocchi 5, Riese Pio X (TV)
Ven, 03 Mag 2024   10:00 11:30   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Valdobbiadene
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Biblioteca di Valdobbiadene - sala Candiani, Via Piva 53, Valdobbiadene (TV)
Mer, 08 Mag 2024   14:30 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 10 Mag 2024   20:30 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Mer, 15 Mag 2024   14:30 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Gio, 16 Mag 2024   17:00 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa delle Associazioni, Via Campagna 46, Loria (TV)
Mer, 22 Mag 2024   14:30 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 29 Mag 2024   14:30 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago

Sostegno Psicologico Ottobre 2023

Da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime l...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloid...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichia...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle pr...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricerca...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il c...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli migliorame...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angust...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cereb...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamat...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbi...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. H...

Gut Bacteria

Ricercatori dell'Università di Chicago hanno dimostrato che il tipo di batteri che vive nell'intestino può influenzare lo sviluppo dei sintomi del morbo di Alzheimer (MA) nei topi.


Lo studio, recentemente pubblicato sul Journal of Experimental Medicine, mostra che, alterando il microbioma intestinale, il trattamento antibiotico a lungo termine riduce l'infiammazione e rallenta la crescita delle placche amiloidi nel cervello dei topi maschi, anche se lo stesso trattamento non ha alcun effetto sulle controparti femmine.


La comunità di batteri che vive nel tratto gastrointestinale - il microbioma intestinale - è generalmente innocua, ma, interessando l'attività del sistema immunitario del corpo, questi batteri possono influenzare una vasta gamma di malattie, anche in tessuti distanti come il cervello .


"Recenti evidenze suggeriscono che i batteri intestinali potrebbero avere un ruolo importante in varie condizioni neurologiche, tra cui i disturbi dello spettro autistico, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e il MA", ha spiegato Sangram S. Sisodia, direttore del Centro di Neurobiologia Molecolare della Università di Chicago.


Il MA è caratterizzato dalla formazione di placche amiloidi e dall'attivazione di cellule immunitarie presenti nel cervello chiamate microglia. Queste cellule possono aiutare a rimuovere le placche amiloidi, ma la loro attivazione può anche esacerbare la malattia causando neuroinfiammazione.


I pazienti di MA mostrano cambiamenti nel loro microbioma intestinale e Sisodia e colleghi avevano riferito in precedenza che i batteri intestinali possono influenzare lo sviluppo di questi sintomi nei roditori. Il trattamento antibiotico a lungo termine ha limitato la formazione di placche amiloidi e ridotto l'attivazione della microglia nei topi maschi che esprimono proteine ​​mutanti associate al MA familiare, ma non nelle femmine: "Anche se avvincenti, i nostri studi precedenti sul ruolo del microbioma intestinale sulla formazione della placca amiloide erano limitati a un singolo ceppo di topi", ha detto Sisodia.


Nel nuovo studio, Sisodia e colleghi hanno quindi esaminato gli effetti degli antibiotici su un diverso topo modello di MA chiamato APPS1-21. Il trattamento a lungo termine con un cocktail di antibiotici ha di nuovo ridotto la formazione di placche amiloidi nei topi maschi, ma non ha avuto alcun effetto sulle femmine. Il trattamento antibiotico sembra anche alterare l'attivazione della microglia nei topi maschi, cambiandola da una forma che si ritiene promuova la neurodegenerazione, in una forma che aiuta a mantenere un cervello sano.


Per dimostrare che questi miglioramenti nei sintomi di MA sono stati causati da alterazioni del microbioma intestinale, i ricercatori hanno trapiantato la materia fecale da topi non trattati in animali trattati con antibiotici. Questa procedura ha ripristinato il microbioma intestinale e ha causato un aumento di formazione della placca amiloide e di attivazione delle microglia.


Ma perché le alterazioni nel microbioma intestinale interessano solo i topi maschi? Sisodia e colleghi hanno scoperto che il trattamento antibiotico a lungo termine ha cambiato i batteri intestinali di topi maschi e femmine in modi diversi. I cambiamenti nel microbioma dei topi femmina hanno indotto il loro sistema immunitario ad aumentare la produzione di diversi fattori pro-infiammatori che potrebbero influenzare l'attivazione della microglia.


"Il nostro studio mostra che le perturbazioni mediate da antibiotici del microbioma intestinale hanno influenze selettive, specifiche per sesso, sulla formazione della placca amiloide e sull'attività microgliale nel cervello", ha detto Sisodia. "Ora vogliamo capire se questi risultati possono essere attribuiti ai cambiamenti in ogni tipo specifico di batteri".

 

 

 


Fonte: University of Chicago (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hemraj B. Dodiya, Thomas Kuntz, Shabana M. Shaik, Caroline Baufeld, Jeffrey Leibowitz, Xulun Zhang, Neil Gottel, Xiaoqiong Zhang, Oleg Butovsky, Jack A. Gilbert, Sangram S. Sisodia. Sex-specific effects of microbiome perturbations on cerebral Aβ amyloidosis and microglia phenotypes. Journal of Experimental Medicine, 16 May 2019, DOI: 10.1084/jem.20182386

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.