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[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
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Ma ora, un team di ricercatori guidati da David Loewenstein PhD, direttore del Center for Cognitive Neuroscience and Aging (CNSA) e professore di psichiatria e scienze comportamentali all'Università di Miami, ha ideato una strategia innovativa che potrebbe fare proprio questo. Lo studio, finanziato dal National Institute on Aging, è stato pubblicato nel numero di settembre di Neurology.


Insieme alla coautrice Rosie E. Curiel PsyD, assistente professore di psichiatria e neuropsicologia clinica, e ai colleghi, Loewenstein ha studiato 88 pazienti con lieve deficit cognitivo amnestico (aMCI). Hanno identificato 34 persone di questa coorte con MA prodromica sottostante, con anamnesi positiva e con scansioni positive dell'amiloide. L'amiloide-beta è una proteina anormale nel cervello da tempo associata allo sviluppo del MA.


Tra i 54 partecipanti con aMCI negativi all'amiloide-beta, 29 sono stati considerati nel percorso clinico che suggerisce il MA, ma con sospetta patologia non-MA (SNAP - Suspected Non-AD Pathology). I rimanenti 25 pazienti con amiloide avevano depressione grave, ansia o altri disturbi psichiatrici; infarti cerebrali; malattia da Corpi di Lewy diffusa o altre condizioni neurologiche non-MA.


Gli investigatori hanno predetto quelli a maggior rischio di MA usando la Loewenstein-Acevedo Scales for Semantic Interference and Learning (LASSI-L), uno strumento sviluppato all'Università di Miami. Il LASSI-L ha permesso ai ricercatori di scoprire deficit di memoria specifici che si allineavano con i risultati di scansione per l'accumulo anormale di amiloide cerebrale.


"È essenziale sviluppare misure più sensibili ed efficaci per rilevare i primi cambiamenti di MA nel cervello, fornire un trattamento più precoce e più efficace, comprendere meglio la neuropatologia della malattia e monitorare gli interventi emergenti", ha detto Loewenstein.


La misurazione LASSI-L è uno 'stress test cognitivo' innovativo, validato in inglese e spagnolo. I ricercatori chiedono ai pazienti di leggere 15 parole. Le parole provengono da tre categorie - frutta, strumenti musicali e articoli di abbigliamento - di cinque parole ciascuna. Chiedono al partecipante di ripetere l'elenco di parole e quindi danno indizi per il loro richiamo per categoria. Un secondo processo ripete questo compito di apprendimento e il richiamo suggerito per rafforzare il loro ricordo.


I ricercatori successivamente presentano una lista di 15 parole diverse delle stesse tre categorie. Ai pazienti viene chiesto di ricordare queste nuove parole per misurare l'«interferenza semantica proattiva» (PSI). La PSI è presente dove c'è interferenza nel nuovo apprendimento sulla base dell'apprendimento precedente e si correla con il rischio di sviluppare il MA.


I ricercatori presentano anche la seconda lista di parole una seconda volta e ripetono il richiamo. Questo componente di LASSI-L misura quanto le persone possono recuperare dall'interferenza semantica proattiva. Si chiama 'fallimento nel recupero da PSI' (frPSI) - ed è un secondo indicatore del rischio di MA.


Una delle principali scoperte delineate nello studio è che i pazienti con scansione positiva di amiloide-beta hanno commesso un numero significativamente maggiore di errori di intrusione semantica, in particolare sulle misure PSI e frPSI, rispetto allo SNAP e ad altri pazienti non-MA.


Le tradizionali misure cognitive per identificare il rischio di MA non comprendono PSI o frPSI, quindi il LASSI-L potrebbe rappresentare un test specifico, non invasivo, capace di differenziare efficacemente il MA autentico dalla SNAP, hanno osservato i ricercatori.


"L'associazione tra LASSI-L e la positività amiloide lo rende utile nella valutazione clinica del MA preclinico e per il reclutamento appropriato per studi clinici e di prevenzione", ha detto Loewenstein. "Questo fornisce anche un modo efficace ed economico per lo screening delle popolazioni a rischio".


La ricerca continua. La Curiel ha ricevuto una nuova sovvenzione federale per computerizzare il LASSI-L e altre nuove misure cognitive. Inoltre, sono in corso studi per confrontare la progressione del LASSI-L con i biomarcatori cerebrali come la risonanza magnetica, le scansioni fMRI e PET, nonché i nuovi agenti che valutano la patologia nel cervello.

 

 

 


Fonte: Damian McNamara in University of Miami (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: David A. Loewenstein, Rosie E. Curiel, Steven DeKosky, Russell M. Bauer, Monica Rosselli, Salvador M. Guinjoan, Malek Adjouadi, Ailyn Peñate, William W. Barker, Sindy Goenaga, Todd Golde, Maria T. Greig-Custo, Kevin S. Hanson, Chunfei Li, Gabriel Lizarraga, Michael Marsiske, Ranjan Duara. Utilizing semantic intrusions to identify amyloid positivity in mild cognitive impairment. Neurology, 2018; 91 (10): e976 DOI: 10.1212/WNL.0000000000006128

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