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Il consumo di ecstasy per lungo tempo aumenta il rischio di danno cerebrale e Alzheimer'

Ricercatori olandesi scoprono che l'ippocampo di coloro che consumano ecstasy per lungo tempo, è più piccolo del 10,5% dei coetanei che non fanno uso di droga.

La nuova ricerca suggerisce che chi fa uso di ecstasy per molto tempo rischia danni cerebrali, perdita di memoria e maggiore probabilità di sviluppare l'Alzheimer.

I ricercatori olandesi hanno usato la risonanza magnetica per studiare il cervello di 10 venticinquenni che avevano preso una media di 281 pasticche di ecstasy nel corso degli ultimi sei anni e mezzo, e sette coetanei che avevano preso altre droghe. Hanno scoperto che l'ippocampo - la parte del cervello che controlla la memoria - era più piccolo del 10,5% tra i consumatori di ecstasy, e la loro materia grigia complessiva monore del 4,6%.

I coautori hanno scritto sul Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, che "questi dati forniscono la prova preliminare che gli utenti di ecstasy possono essere inclini a subire un danno dell'ippocampo", e contribuiscono a spiegare la perdita di memoria tra le stesse persone, come testimoniato in studi precedenti. "L'atrofia ippocampale è un marchio di garanzia per malattie di peggioramento progressivo della funzione cognitiva nei pazienti più anziani, come l'Alzheimer".

Il professore David Nutt, ex consigliere principale del governo sull'uso improprio di droga, ha detto, tuttavia, che "l'interessante studio pilota ... è sottodimensionato per fornire la prova definitiva di un effetto dell'ecstasy. Prove ci dicono che molte droghe, compreso l'alcool, possono danneggiare la memoria delle persone".

 


Pubblicato su Guardian.co.uk il 6 aprile 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

 

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Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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