Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Eliminare le centrali di energia cellulare difettose: mistero risolto

Un mix di fortuna e di lavoro tenace in laboratorio, ha consentito ad un team eterogeneo di scienziati dell'Università di Pittsburgh di riferire nel numero del 1 ottobre di Nature Cell Biology di aver risolto il mistero di una funzione biologica di base, essenziale per la salute delle cellule.


Con la scoperta del meccanismo attraverso il quale i mitocondri (piccole strutture all'interno delle cellule spesso descritte come "centrali di energia") segnalano di essere danneggiati e di dover essere eliminati, il team di Pittsburgh ha aperto la porta alla potenziale ricerca di cure per malattie, come il Parkinson e l'Alzheimer, dove si osservano disfunzioni nei mitocondri nei neuroni.


"E' un processo di sopravvivenza. Le cellule si attivano per sbarazzarsi dei mitocondri difettosi e consolidare quelli sani. Se questo processo ha esito positivo, allora quelli sani possono proliferare e le cellule prosperano
", ha detto Valerian Kagan, Ph.D., D.Sc., autore principale del documento e professore e vice presidente del Dipartimento di Salute Ambientale e Occupazionale della Pitt Graduate School of Public Health. "E' un meccanismo bellissimo ed efficiente che cercheremo di capire e di modellare per lo sviluppo di nuovi farmaci e trattamenti".


Il Dr. Kagan, che, come destinatario di una borsa di studio Fulbright Scholar, é attualmente docente "visiting" di ricerca in scienza ed ambiente alla McMaster University in Ontario (Canada), ha paragonato questo processo a quello di cucinare un tacchino nel Giorno del Ringraziamento. "Si mette il tacchino nel forno e l'esterno diventa dorato, ma non basta solo guardare per sapere se è pronto. Perciò si mette dentro un termometro, e quando sale, si capisce che il tacchino si può mangiare", ha detto. "I mitocondri mandano un segnale 'mangiami' simile alle cellule quando finiscono di funzionare correttamente".


Le cardiolipine, chiamate così perché sono state inizialmente scoperte nel tessuto del cuore, sono una componente della membrana interna dei mitocondri. Quando un mitocondrio è danneggiato, le cardiolipine si muovono dalla membrana interna a quella esterna, dove incoraggiano la cellula a distruggere l'intero mitocondrio.


Tuttavia, questa è solo una parte del processo, dice Charleen T. Chu, MD, Ph.D., professore e docente A. Julio Martinez di Neuropatologia al Dipartimento di Patologia della School of Medicine della Pitt, un altro autore senior dello studio. "Non è solo il timer del tacchino a scadere, la questione é chi sta tenendo il guanto caldo per portarlo nella sala da pranzo?". E si scopre che si tratta di una proteina chiamata LC3. Una parte della LC3 si lega alla cardiolipina, e attiva la creazione di una struttura specializzata intorno al mitocondrio, che lo porta ai centri digerenti della cellula.


La ricerca è nata quasi dieci anni fa, quando il dottor Kagan ha avuto un colloquio con il dottor Chu in una conferenza di ricerca. Il Dr. Chu, che studia l'autofagia ("auto-digestione") nel Parkinson, stava cercando un cambiamento sulla superficie mitocondriale che segnala all'LC3 di importare gli organelli danneggiati per riciclarli. Hanno così scoperto che stavano lavorando su diversi pezzi dello stesso puzzle.


Insieme a Hülya Bayir, MD, direttore di ricerca in terapia intensiva pediatrica dell'Ospedale Pediatrico di Pittsburgh della UPMC e professore del Dipartimento di Medicina Critica della Pitt, e di un gruppo di più di venti scienziati, i tre autori senior hanno elaborato il modo in cui combaciano i pezzi del problema di segnalazione dei mitocondri.


Ora che é stato elaborato il meccanismo di base, il dottor Chu indica le molte nuove direzioni di ricerca che probabilmente seguiranno. "Ci sono così tante domande che ne conseguono", ha detto. "Qual è il processo che induce la cardiolipina a spostarsi all'esterno dei mitocondri? Come coesiste questo percorso con gli altri che influenzano l'insorgenza di malattie come il Parkinson? E' interessante notare che due geni familiari del Parkinson sono legati anche alla rimozione mitocondriale".


Il Dr. Bayir ha spiegato che, anche se questo processo può avvenire in tutte le cellule con mitocondri, è particolarmente importante che funzioni correttamente nelle cellule neuronali, perché queste cellule non si dividono e non si rigenerano così facilmente come le cellule di altre parti del corpo.


"Credo che questi risultati abbiano implicazioni enormi per i pazienti con lesioni cerebrali"
, ha detto. "Il processo mitocondriale di segnalazione 'mangiami' potrebbe essere un obiettivo terapeutico, nel senso che serve un certo livello di eliminazione dei mitocondri danneggiati. Ma, d'altra parte, tale processo non deve essere senza controllo. Ci deve essere un equilibrio, qualcosa che si potrebbe cercare di ottenere con farmaci o terapie, se il corpo non è in grado di trovare l'equilibrio da sé".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Pittsburgh Schools of the Health Sciences.

Riferimenti: Charleen T. Chu, Jing Ji, Ruben K. Dagda, Jian Fei Jiang, Yulia Y. Tyurina, Alexandr A. Kapralov, Vladimir A. Tyurin, Naveena Yanamala, Indira H. Shrivastava, Dariush Mohammadyani, Kent Zhi Qiang Wang, Jianhui Zhu, Judith Klein-Seetharaman, Krishnakumar Balasubramanian, Andrew A. Amoscato, Grigory Borisenko, Zhentai Huang, Aaron M. Gusdon, Amin Cheikhi, Erin K. Steer, Ruth Wang, Catherine Baty, Simon Watkins, Ivet Bahar, Hülya Bayır, Valerian E. Kagan. Cardiolipin externalization to the outer mitochondrial membrane acts as an elimination signal for mitophagy in neuronal cells. Nature Cell Biology, 2013; DOI: 10.1038/ncb2837

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)