Come può un cervello che cambia cambiare la vita?
Immagine di Andy Warhol
Neuroplasticità. La parola è diventata una parola d'ordine nel campo delle neuroscienze. Neuroplasticità si riferisce alla modellabilità e alla mutabilità del cervello. Decenni fa, gli scienziati pensavano che il cervello adulto fosse statico e immutabile. Ora abbiamo imparato che il cervello adulto può crescere e modificarsi, in gran parte cambiando la forza e la quantità delle connessioni tra i neuroni. In effetti, ogni volta che impariamo qualcosa, il nostro cervello cambia un po'.
Possiamo pensare alla neuroplasticità a più livelli, dal punto di vista della rete cerebrale fino al livello sinaptico (o strutturale). A livello di rete, si possono modificare le connessioni all'interno e tra le principali reti cerebrali, come la rete di controllo cognitivo, la rete di modalità predefinita e la rete di salienza. A livello sinaptico, può esserci una crescita fisica di rami e spine dendritiche. Questa crescita dei dendriti può portare ad un aumento della forza sinaptica, ovvero si può rafforzare la connessione tra due neuroni in una particolare sinapsi.
Questa è un'ottima notizia per le persone che soffrono di disturbi cerebrali. Il fatto che il nostro cervello possa cambiare fisicamente, con le reti cerebrali modellabili, offre speranza di modulare e migliorare le reti cerebrali disfunzionali. Ancora meglio, ora abbiamo la tecnologia per migliorare direttamente le reti cerebrali disfunzionali. Questa tecnologia, la stimolazione magnetica transcranica (TMS), usa impulsi magnetici per causare cambiamenti nell'attività elettrica nel cervello.
Come dice il vecchio adagio nelle neuroscienze, i neuroni che sparano insieme sono cablati insieme: poiché i neuroni in una certa rete sparano insieme di continuo a causa degli impulsi magnetici, formano più connessioni fisiche attraverso la crescita dei dendriti. Più sono le connessioni fisiche, meglio funziona la rete. È difficile esagerare quanto questo sia realmente un cambio di paradigma.
In passato, ci siamo concentrati sulla chimica (farmacologia) molto più che sull'elettricità. Il cervello funziona sia con elettricità che con chimica, e la TMS ora ci consente di trattare il cervello a livello elettrico in modo sicuro e preciso. La TMS è attualmente autorizzata dalla FDA negli USA per il trattamento del disturbo depressivo maggiore, del disturbo ossessivo compulsivo e delle emicranie.
È sperabile che questa tecnologia possa essere usata in futuro per una serie di altre condizioni cerebrali, come le lesioni cerebrali traumatiche, il disturbo da stress post traumatico, il disturbo bipolare e persino il deterioramento cognitivo come l'Alzheimer.
La TMS funziona come complemento di farmaci e terapie. Usando tutti questi strumenti insieme, potremmo modellare e migliorare il cervello delle persone che hanno disturbi cerebrali cronici, dando speranza dove ora manca del tutto. E dobbiamo ringraziare la neuroplasticità per tutto ciò, sfruttando il carattere plastico del nostro cervello: da plastico a potenzialmente fantastico.
Fonte: Sandeep Vaishnavi MD/PhD in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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