La maggior parte delle persone con demenza ha i primi sintomi dai 65 anni in poi, ma alcuni li sviluppano prima nella vita, a volte a 30 anni.
Molti sintomi della demenza a insorgenza precoce sono gli stessi di quella tarda, tranne per il fatto che la persona con demenza ad esordio precoce ha maggiori probabilità di avere cambiamenti notevoli di umore, personalità, comportamento o capacità comunicative all'inizio della condizione.
La demenza da Alzheimer colpisce più donne che uomini e può avere traiettorie leggermente diverse. Tuttavia, i primi segni tendono ad essere gli stessi, secondo Matthew Cohen, professore associato di scienze e disturbi della comunicazione all'Università del Delaware e direttore associato del Delaware Center for Cognitive Aging Research.
Cohen ha detto che è normale che il cervello commetta errori, in particolare quando invecchia, e cita 11 segni e sintomi che potrebbero suggerire una condizione di salute che influisce sul pensiero.
- Problemi quotidiani con il pensiero e/o la memoria (es.: fare le stesse domande più e più volte; basarsi sempre più sugli aiuti alla memoria o su altre persone per ricordare le cose).
- Nuove difficoltà a gestire affari finanziari complicati (es.: pagare le bollette e far quadrare un libretto degli assegni) o cascare nelle truffe.
- Compiti familiari diventano impegnativi (es.: guidare in luoghi familiari, ricordare le regole del gioco preferito).
- Perdere date, luoghi e appuntamenti.
- Cambiamenti nella percezione visiva, come capire le immagini e valutare le relazioni spaziali (es.: distanze mentre si guida).
- Nuovi problemi con la lingua parlata e scritta; è normale avere occasionalmente problemi a trovare la parola giusta, ma vale la pena farsi controllare se questi problemi sono notevolmente peggiori dei coetanei o influenzano la capacità di esprimersi, o se c'è difficoltà a seguire e/o unirsi a una conversazione.
- Mettere le cose nel posto sbagliato e perdere la capacità di ripercorrere i passaggi. Di tanto in tanto è normale lasciare le cose in un altro posto, ma se una persona ha difficoltà a ripercorrere i propri passi o accusa gli altri di rubare, potrebbe essere un segno di una condizione di salute.
- Prendere decisioni sbagliate o insolite per la persona.
- Prestare meno attenzione alla cura personale (es.: fare il bagno, curare l'igiene personale).
- Ritirarsi dal lavoro o da attività sociali come hobby, attività della comunità o altri impegni.
- Cambiamenti nell'umore e nella personalità. Per esempio diventare confusi, sospettosi, depressi, spaventati o ansiosi, perdere l'empatia (es.: non mostrare interesse per le altre persone), o dimenticare come agire in pubblico (es.: fare commenti maleducati, prendere cibo dal piatto di qualcun altro).
Cosa dovrebbero fare le persone se notano questi sintomi in sé stesse o in un loro caro? Il primo passo è trovare un professionista sanitario con cui ci si sente a proprio agio, idealmente il medico di base, ha affermato Cohen.
Secondo lui, le persone sono spesso sorprese e incoraggiate ad apprendere che fino al 40% dei casi di demenza può essere ritardato o prevenuto con uno stile di vita sano (es.: facendo esercizio e seguendo una buona dieta), gestendo le condizioni mediche (es.: ipertensione, colesterolo alto, depressione), dormendo bene, usando gli apparecchi acustici se servono e rimanendo mentalmente e socialmente attivi.
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Fonte: University of Delaware via Newswise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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