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Le cuffie che rilevano i segni inizali della demenza dalle onde cerebrali

Le cuffie che rilevano i segni inizali della demenza dalle onde cerebrali

Una nuova azienda dell'Irlanda del Nord ha sviluppato un auricolare che secondo loro può individuare i primi segnali della demenza.


La BrainWaveBank dice che la cuffia auricolare, che gli utenti devono indossare mentre giocano su un telefono, potrebbe essere in vendita al pubblico tra tre anni.


Essa monitorizza l'attività elettrica cerebrale per individuare modelli che potrebbero essere indicatori precoci delle condizioni del cervello. L'azienda è finanziata da Innovate UK, la sezione del governo per gli investimenti tecnologici, e attualmente sta testando la propria cuffia su circa 90 persone.


In passato gli studi sulle onde mentali si sono interrotti, perché non c'erano dati sufficienti o perché analizzare i dati è incredibilmente pesante. Ma l'uscita di sensori più economici e la tecnologia di apprendimento automatico potrebbe permettere di definire modelli che sono indicatori affidabili della malattia.


La BrainWaveBank sta lavorando con First Derivatives, una grande società di dati la cui tecnologia Kx è di solito usata dalle banche e dalle autorità regolatorie per individuare i modelli di compravendita di titoli.


L'auricolare è indossato da 15 a 20 minuti al giorno mentre, su uno smartphone o tablet, si esegue un gioco progettato per testare la memoria, le reazioni e altre funzioni.  E' connesso via Bluetooth e invia [allo stesso smartphone o tablet] i dati cerebrali 'elettroencefalografici'.

 

 

 


Fonte: James Titcomb in The Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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