Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'ipotesi amiloide è la strada giusta per trovare un trattamento dell'Alzheimer?

L'ipotesi amiloide è la strada giusta per trovare un trattamento dell'Alzheimer?

C'è sia rischio che gratificazione nel focalizzare la ricerca di Alzheimer sull'inibizione della produzione di amiloide, secondo un nuovo articolo in Future Science OA. L'articolo esamina il corpo significativo di ricerca secondo il quale  per trattare l'Alzheimer bisogna inibire l'accumulo di beta-amiloide nel cervello.


L'Alzheimer è la forma più comune di demenza degli anziani, che colpisce più di 36 milioni di persone in tutto il mondo, e nessun farmaco si è ancora dimostrato in grado di arrestare la progressione di questa malattia degenerativa.


Un insieme significativo di ricerche si è concentrato su una teoria nota come «ipotesi amiloide», che suggerisce che l'accumulo di un piccolo frammento di proteina chiamata amiloide-beta (Aβ) all'interno del tessuto cerebrale è l'evento che innesca la malattia. L'Aβ è un derivato della «proteina precursore dell'amiloide» (APP) più lunga.


L'articolo esamina gli sforzi di ricerca che hanno tentato di inibire la generazione di Aβ modulando le proteine (chiamate secretasi) che tagliano l'APP, trasformandola in Aβ. L'articolo esamina sia successi che insuccessi delle sperimentazioni cliniche di Aβ, e i rischi e i benefici di continuare a perseguire questa linea di ricerca.


"Questa recensione delinea il ruolo delle secretasi proteolitiche nel produrre il peptide amiloide-beta nell'ambito dell'«ipotesi amiloide» nell'Alzheimer", hanno detto gli autori dell'Istituto di Scienze Cardiovascolari e Mediche dell'Università di Glasgow. "Abbiamo esaminato lo stato attuale delle secretasi come bersagli terapeutici in AD e formuliamo ipotesi sulla vitalità dell'ipotesi AD nel suo complesso, alla luce delle recenti scoperte".


"Con i numerosi fallimenti che abbiamo visto nei farmaci destinati all'elaborazione dell'APP e l'onere socioeconomico continuativo dell'Alzheimer, è importante vedere una revisione così completa che copre la ricerca nel settore e discute le possibili vie da percorrere", ha dichiarato Francesca Lake, Managing Editor.

 

Clicca qui per leggere (in Inglese) l'articolo completo in Future Science OA.

 

 

 

 


Fonte: Future Science Group (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ruth Macleod, Ellin-Kristina Hillert, Ryan T. Cameron & George S. Baillie. The role and therapeutic targeting of α-, β- and γ-secretase in Alzheimer's disease. Future Science, 2015 DOI: 10.4155/fso.15.9

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.