La selezione e l'efficacia dei farmaci per il trattamento delle malattie cerebrali come l'Alzheimer continuano a migliorare, ma sono ancora indietro rispetto a dove devono essere. Ad esempio, un terzo dei 70 milioni di pazienti con epilessia del mondo non risponde ai farmaci. Sono 23 milioni di persone, più altre centinaia di milioni quando si aggiungono tutti gli altri disturbi del cervello che sono difficili o impossibili da trattare con i farmaci.
Anche quando i farmaci sono efficaci, ci sono di frequente effetti collaterali. Ad esempio, l'insonnia è spesso trattata con zopiclone, zolpidem e zaleplon, che possono causare reazioni avverse come aggressività, sonnolenza e perdita di memoria. Limitazioni e inconvenienti simili evidenziano la necessità di nuovi trattamenti che usano la tecnologia piuttosto che i prodotti farmaceutici.
Un'area di ricerca promettente è la stimolazione cerebrale non invasiva, che usa la corrente a bassa tensione applicata esternamente per correggere la disfunzione elettrofisiologica sottostante, associata a un'ampia varietà di indicazioni neurologiche e psichiatriche. In alcuni casi, la stimolazione cerebrale può essere accoppiata con la elettroencefalografia (EEG) e persino con i videogiochi, per affrontare condizioni come il declino cognitivo.
Questi e altri tipi di stimolazione cerebrale non invasiva possono sfruttare varie tecnologie ampiamente disponibili, come l'archiviazione in remoto. Possono anche sfruttare la tendenza della telemedicina, compresi i dispositivi, l'infrastruttura a banda larga e i metodi usati per trattare una miriade di altre condizioni, come il diabete e le malattie cardiache.
Un esempio è un dispositivo di tipo tablet che scarica automaticamente dalla rete i piani di trattamento della stimolazione del cervello prescritti dal medico, chiamati 'montage', e avvisa il paziente quando è il momento di ogni sessione di terapia. Questa comodità a-casa elimina le sfide e i costi che sorgono quando i pazienti devono viaggiare per farsi trattare, anche quando è nella stessa città, per non parlare di ore di distanza.
Gli effetti positivi di questo tipo di tecnologia potrebbero diffondersi in tutta la società. Ad esempio, alcuni studenti universitari che soffrono di depressione e ansia hanno dovuto abbandonare i corsi perché la loro scuola non permetteva loro di seguire tutte le lezioni da remoto durante la pandemia. Altri stanno lottando con la quarantena e altri isolamenti causati dal Covid-19. Essere in grado di ricevere la terapia nel proprio dormitorio o appartamento potrebbe aiutarli a superare questo momento difficile.
Convenienza per i pazienti e controllo per i medici
Questi benefici non sono neppure ipotetici. Prendi l'esempio di un trattamento dell'epilessia attualmente pronto a entrare nella fase finale o 'pivotale' dei test clinici.
Questo sistema include una cuffia con un massimo di 32 elettrodi bidirezionali e un piccolo amplificatore incorporato per iniettare quantità molto piccole di corrente nel cervello. Il cappuccio si collega in modalità senza fili a un tablet che guida il paziente in ogni sessione di trattamento.
I ricercatori usano i dati MRI e EEG del basale di ogni paziente per costruire un modello 3D del suo cervello e individuare la posizione della convulsione. Il software usa quindi algoritmi proprietari per determinare quali elettrodi attivare durante il trattamento e la quantità ottimale di corrente. Il risultato è guidato dal medico, una terapia altamente personalizzata alla quale i pazienti possono accedere nel comfort della propria casa.
Il sistema fornisce ai medici diversi strumenti, incluso l'accesso remoto - sia in tempo reale che storico - a informazioni come i dati di impedenza e le risposte ai questionari. I medici possono anche creare forme d'onda personalizzate e aggiornare i requisiti dello studio.
La stimolazione cerebrale non invasiva in un modello di consegna della telemedicina garantisce che i pazienti possano mantenere i loro piani di trattamento anche quando diventa poco pratico o impossibile accedere a un ambiente di cura. A marzo e aprile, i pazienti Covid-19 hanno iniziato a inondare molte delle cliniche e ospedali che forniscono trattamenti della depressione, come la stimolazione magnetica transcranica. Mentre le pandemie sono rare, anche una brutta stagione influenzale può travolgere cliniche e ospedali, o rendere i pazienti riluttanti a entrarvi. Entrambi i problemi possono portare a battute d'arresto nei trattamenti.
La FDA riconosce già il potenziale della telemedicina a superare queste sfide. Quando la pandemia ha colpito gli USA in primavera, la FDA ha autorizzato il trattamento con stimolazione cerebrale non invasiva a casa per la depressione.
Le applicazioni di telemedicina richiedono in genere l'accesso a Internet, che può essere una barriera per i pazienti rurali e quelli anziani. Questa barriera può essere superata fornendo dispositivi di trattamento già dotati di accesso a Internet. Le tecnologie a banda larga cellulare come 4G e 5G sono ideali perché a differenza del Wi-Fi, non richiedono al paziente di avere DSL, cavo o fibra, oltre a un punto di accesso senza fili a casa. Tutto quello che deve fare il paziente è attivare il dispositivo, che quindi cerca automaticamente la rete mobile giusta, stabilisce una connessione e inizia a scaricare il piano di trattamento.
La supervisione della FDA e del medico sono fondamentali
Le tecnologie e i trattamenti innovativi richiedono un'attenta considerazione in termini di come influenzano la vita dei pazienti. La stimolazione cerebrale non invasiva in un modello di consegna telemedicina non fa eccezione. Gli studi clinici sono fondamentali per capire, ad esempio, come questa tecnologia influisce sulle capacità decisionali di un paziente e le sue conseguenze a lungo termine.
La supervisione della FDA è altrettanto importante. Questa tecnologia è destinata ad essere un prodotto medicale usato dai pazienti solo sotto la supervisione del medico. Non è un dispositivo da banco che si può acquistare online e poi sperimentare da soli. L'approvazione della FDA e la supervisione del medico sono fondamentali per questo trattamento che cambia la vita delle persone che ne hanno bisogno di più, e per garantire che il trattamento sia sicuro ed efficace.
Fonte: Ana Maiques (CEO di Neuroelectrics) in NeuroScienceNews (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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