Esperienze e opinioni
Parlare con una persona cara con demenza
Accadono molte cose ai nostri cari dopo una diagnosi di demenza. In ogni aspetto della loro vita prendono lentamente piede difficoltà nell'eseguire compiti e nel comunicare, compresa l'abilità di fare conversazioni ordinarie e quotidiane. Potresti trovare più difficile comunicare con loro, possono perdere parzialmente la concentrazione mentre parlano con te o confondersi facilmente.
Anche le chiacchiere più comuni possono essere influenzate. Questa è una cosa straziante. Specialmente perché le conversazioni sono una parte importante del preservare i nostri rapporti con le persone.
Però ci sono dei suggerimenti per aiutarti a creare un'esperienza di conversazione positiva. Questa è una breve guida per aiutarti a fare conversazioni coinvolgenti e incoraggianti con chi ha la demenza. Dare loro un ruolo più attivo nella conversazione, e stimolarle socialmente può essere un modo importante per rallentare i sintomi della demenza.
1. Prima di parlare
Prima ancora di impegnarti con qualcuno che vive con la demenza, osserva la stanza. Prendi nota se c'è qualcosa nell'area che distrae, come un televisore o una radio accesa. Oggetti che fanno troppo rumore. Disattivali o rimuovili dalla zona.
Considera anche il tempo. Hai abbastanza tempo per la conversazione? È quasi ora di pranzo? E se sì, la persona alla quale stai per parlare potrebbe avere fame o sete senza rendersene conto? Questo potrebbe renderla irritabile o stanca quando parli con lei e rovinare ogni tentativo di conversazione. Se uno dei due manca, forse sarebbe meglio avere una conversazione più breve.
2. Linguaggio corretto del corpo
Assicurati che il tuo linguaggio del corpo sia coinvolgente e diretto: è importante. Girati fisicamente in modo da guardare la persona e mantieni il contatto diretto con gli occhi; in questo modo lei percepisce che le dai la massima attenzione. A volte, se è distratta, un leggero tocco sulla spalla può ottenere la sua attenzione. Tuttavia, fallo solo se hai familiarità con lei e credi che questo contatto fisico non sarà intimidatorio.
Assicurati di avere un'espressione serena e felice del viso. Sorridere contribuirà a rassicurare e tranquillizzare la persona con cui stai parlando, soprattutto se diventasse frustrata durante la conversazione.
3. Consigli per parlare con una persona con demenza
Le conversazioni faccia a faccia sono di solito le migliori quando si parla ad una persona cara con demenza. Questo ti assicurerà una maggiore possibilità di catturare la sua attenzione e far sì che la conversazione sia gestibile e comprensibile, con il tempo di rispondere. Se si fa una conversazione di gruppo, invece, la discussione può diventare complicata e difficile da seguire per lei. Non mettere troppa pressione su di lei nel tenere il passo con gli argomenti di conversazione e assicurati di coinvolgerla ogni tanto.
Parla di quello che sai che è interessata. Parla dei suoi hobby e delle storie della sua gioventù (questo può aiutare a riportare alla memoria i ricordi felici e a creare una conversazione più coinvolgente ed allegra). Chiedile la storia di una foto nella stanza o di un oggetto prezioso, il segnale visivo può aiutarla ad orientarsi nella conversazione e stimolare un piacevole ricordo.
Usa segnali non verbali come indicare o esprimere a gesti idee per aiutare a trasmettere i punti della conversazione e semplificare l'argomento di cui si parla. Se ti prepari, puoi portare con te un album fotografico per stimolare la conversazione o un giocattolo familiare degli anni precedenti. Tuttavia, gli oggetti comuni nella stanza possono servire per lo stesso scopo.
Parla chiaramente e lentamente, con pause alla fine delle frasi in modo che la persona cara sia in grado di elaborare pienamente quello che stai dicendo. Non alzare la voce o urlare contro di lei, se pensi che sia lenta a rispondere, a volte può avere bisogno di tempo per pensare ad una risposta.
Usa domande a risposta chiusa, la coinvolgi meglio. Ad esempio, chiedere a qualcuno, “vuoi un panino al formaggio per pranzo?” è meglio che chiedere, “che cosa vuoi per pranzo?”. La versione più semplice della domanda rende più facile impegnarsi con una persona con demenza, che potrebbe trovare la seconda domanda troppo aperta e complessa.
4. Cosa evitare di fare
Evita di usare la discussione come una prova di quanto si sia diffusa la sua demenza. Ciò metterà pressione sulla prestazione della conversazione e creerà tensione che lei può sentire. Si tratta di una conversazione e non di un interrogatorio.
Renditi conto che ci saranno giorni buoni e cattivi quando parli con una persona cara con demenza. A volte non sarà molto reattiva o impegnata nella conversazione, e non c'è niente che puoi fare a tale proposito.
Fermati su una sola idea alla volta quando parli, e se stai discutendo un argomento complesso, dividilo in segmenti più piccoli. Magari prova ad usare nomi di luoghi e persone invece di pronomi come “lui” e “lei” per chiarire meglio le cose. Evita di parlare in gergo o di fare giri di parole. Le persone con demenza tendono a prendere questo in modo letterale e si confondono.
È importante anche astenersi dal correggerle se sbagliano un fatto o ricordano qualcosa non correttamente. Al contrario, usa questo per coinvolgerle. Ad esempio, invece di dire “Hai smesso di lavorare in ospedale da anni, ricordi?” coinvolgerla dicendo: “Dimmi di più del tuo lavoro”. Correggere queste persone può indurle a confondersi e a frustrarsi ulteriormente, e l'obiettivo è quello di mantenere un discorso chiaro e incoraggiante.
Fonte: Lauren Moore in Twilight Aged Care (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Annuncio pubblicitario
Privacy e sicurezza dati - Informativa ex Art. 13 D. Lgs. 196/03
Gentile visitatore,
l'Associazione tratterà i Tuoi dati personali nel rispetto del D. Lgs. 196/G3 (Codice della privacy), garantendo la riservatezza e la protezione dei dati.
Finalità e modalità del trattamento: I dati personali che volontariamente deciderai di comunicarci, saranno utilizzati esclusivamente per le attività del sito, per la gestione del rapporto associativo e per l'adempimento degli obblighi di legge. I trattamenti dei dati saranno svolti in forma cartacea e mediante computer, con adozione delle misure di sicurezza previste dalla legge. I dati non saranno comunicati a terzi né saranno diffusi.
Dati sensibili: Il trattamento di dati sensibili ex art. 1, lett. d del Codice sarà effettuato nei limiti di cui alle autorizzazioni del Garante n. 2/08 e n. 3/08, e loro successive modifiche.
Diritti dell'interessata/o: Nella qualità di interessato, Ti sono garantiti tutti i diritti specificati all'art. 7 del Codice, tra cui il diritto di chiedere e ottenere l'aggiornamento, la rettificazione o l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali che Ti riguardano.
Titolare del trattamento è l'Associazione di volontariato "Associazione Alzheimer o.n.l.u.s.”, con sede a Riese Pio X – Via Schiavonesca, 13 – telefax 0423 750 324.
Responsabile del trattamento è la segretaria dell’Associazione in carica.
Gestione «cookies»
Un cookie è una breve stringa di testo che il sito web che si sta visitando salva automaticamente sul computer dell'utente. I cookies sono utilizzati dagli amministratori di molti siti web per migliorarne funzionamento ed efficienza e per raccogliere dati sui visitatori.
Il nostro sito non utilizza i cookies per identificare i visitatori, ma per raccogliere informazioni al fine di arricchirne i contenuti e rendere il sito più fruibile.
Come cambiare le impostazioni del browser per la gestione dei cookies
È possibile decidere se permettere ai siti web che vengono visitati di installare i cookies modificando le impostazioni del browser usato per la navigazione. Se hai già visitato il nostro sito, alcuni cookies potrebbero essere già stati impostati automaticamente sul tuo computer. Per sapere come eliminarli, clicca su uno dei link qui di seguito: