Gli interessi della ricerca della Dott.ssa Kyong Hee Chee (Texas State University) includono l'invecchiamento, il corso della vita e lo sviluppo della comunità. Come prof.ssa della facoltà di sociologia, i suoi attuali progetti di ricerca riguardano la cognizione, la generatività, e i programmi di esercizio intergenerazionali.
È associata alla Gerontological Society of America e dal 2006 tiene corsi di laurea e post-laurea all'Università di Stato del Texas. Nel 2014, è entrata a far parte di Bee Friends, una comunità di trapuntatrici che per età spaziano dai 45 ai 90 anni. Si incontrano regolarmente al Price Center, un centro sociale intergenerazionale di San Marcos.
Domanda: Come ti sei interessata alla ricerca su invecchiamento e comunità?
Risposta: “Dopo il dottorato, ero assistente di ricerca alla Iowa State University, e lavoravo su un progetto di ricerca interdisciplinare applicata sulle comunità, chiamato Iniziativa di Sviluppo Rurale. Mentre aiutavo nella raccolta dei dati, ho scoperto che, tra i partecipanti al sondaggio, gli ospiti più anziani tendevano a rispondere più velocemente e con maggiore interesse.
“Mi sono sentita toccata dalla profondità con cui gli ospiti più anziani si preoccupavano delle loro comunità. Perché i residenti più anziani si preoccupano così tanto per il futuro della loro comunità? Stanno pensando ai giovani che ci vivranno?”
D: Cosa vorresti che le persone sapessero della tua ricerca?
R: “L'importanza dei legami sociali. Mi piace concentrarmi sui cosiddetti ‘legami deboli’, anche se spesso pensiamo alle relazioni sociali con la famiglia e gli amici. Apprezziamo i legami stretti, che sono noti per influenzare gli esiti di salute, e sappiamo meno dei benefici dei legami deboli. I legami deboli possono essere le relazioni formali nell'ambito di un'organizzazione locale o i rapporti con i conoscenti.
“Vorrei sottolineare la forza dei legami deboli. Tra i pensionati in Iowa, per esempio, i legami sociali locali e l'appartenenza ai gruppi locali erano fattori significativi per prevedere la partecipazione nella comunità. Ho trovato che il livello di istruzione o la proprietà della casa non erano associati altrettanto fortemente con la partecipazione alla comunità. Inoltre, le interazioni sociali all'interno di una rete diversificata sembrano aiutare a proteggere le funzioni cognitive in base a uno studio su cinesi anziani di cui ero coautrice senior.
“Uno dei progetti a cui sto lavorando attualmente coinvolge un gruppo di narrazione creativa (storytelling) di persone con demenza. Siamo cercando la ‘generatività’ [definita nel mio studio come «l'esperienza umana di contribuire e promuovere la vita degli altri e la propria»].
“Le storie create da persone che hanno perdita di memoria e declino cognitivo riflettono i valori della generatività. Eppure, le persone che vivono con demenza non hanno le opportunità che dovrebbero avere per contribuire alla comunità”.
D: La tua ricerca come ha influenzato il tuo insegnamento?
R: “Con la mia conoscenza specialistica dell'invecchiamento e del corso della vita, posso aiutare gli studenti a rendersi conto di quanto sia importante apprendere di questi argomenti. Posso renderlo reale per loro.
“Il mio entusiasmo e la passione per il campo dell'invecchiamento sono arrivati in modo naturale, immagino. Ho molti risultati di ricerca da condividere con loro, non solo dai miei progetti, ma posso dare altri esempi di diverse teorie, concetti teorici e metodologie usate nella ricerca sull'invecchiamento.
“Conoscendo i pregiudizi ageisti delle persone e lo stigma della demenza, cerco di ridurre l'ageismo e le varie forme di pregiudizio (degli studenti), sfatando i miti connessi con l'invecchiamento e i cambiamenti relativi alla memoria”.
D: Il tuo hobby (trapuntare) è sicuramente un passatempo all'antica. Cosa ti piace di questo?
R: “Mi è sempre piaciuto il tessuto come mezzo espressivo. Ho fatto l'insegnante di arte da studentessa e ho voluto provare l'arte del tessuto, anche se avevo fatto ceramica. Come tutti gli altri mestieri, compresa la ceramica, il quilting (trapunta-ricamo) non ha solo un valore estetico, parliamo di usabilità.
“Dopo la morte della nonna, mi è capitato di vedere questo involto di diversi pezzi di tessuto che ha lasciato. Le sue abilità di cucito erano superlative. Mi ricordo di essere stata colpita da alcuni piccoli pezzi di tessuto di fantasia che aveva messo insieme. Mi piace usare gli scarti che altrimenti sarebbero buttati, cerco di trasformarli in qualcosa di bello.
“Un altro motivo per cui mi piace trapuntare è che sono in una meravigliosa comunità di ricamatrici sorprendenti! Ho imparato così tanto dalle altre di Bee Friends. Sono così intelligenti; si deve esserlo, per fare buoni disegni trapuntati. Sono così creative, disciplinate, diligenti e resilienti”.
Fonte: Texas State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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