L'impatto degli interventi assistiti da animali sia sui pazienti che sui servizi sanitari potrebbe essere notevole, ma è necessaria più ricerca rigorosa, affermano la dott.ssa Elena Ratschen e il prof. Trevor Sheldon dell'Università di York.
La dott.ssa Elena Ratschen del Dipartimento di Scienze della Salute, in un commento per il BMJ, dice anche è necessario considerare di più il benessere degli animali quando si coinvolgono animali di varie specie nelle attività terapeutiche. In alcuni contesti si dovrebbe esplorare l'uso di interventi di realtà virtuale e l'uso di animali robot.
Riabilitazione
Gli ambienti sanitari, come i reparti ospedalieri per le malattie acute, per la riabilitazione e la psichiatria, gli hospice e le case di cura per la demenza stanno aprendo tutti i giorni le loro porte agli animali e ai loro addestratori, con l'obiettivo di migliorare il benessere del paziente.
Gli interventi assistiti da animali sono in rapida espansione nel Regno Unito, ma sono in gran parte non regolamentati. Nella pet therapy, un animale addestrato specificamente è incorporato in modo sistematico in un piano di trattamento fornito da un professionista sanitario.
Al contrario, le attività con assistenza animale di solito sono guidate da volontari e si concentrano più in generale sulla presenza di un animale, offrendo opportunità ai pazienti di interagire con l'animale spontaneamente, ad esempio, durante le visite di un cane nel reparto ospedaliero.
La maggior parte degli animali usati nelle sedute di terapia e nelle visite sono cani, anche se possono esserci cavalli, gatti, conigli, porcellini d'India e altre specie. Molti addestratori sono proprietari di animali domestici che fanno volontariato per enti di beneficenza, ma alcuni NHS trust (unità sanitarie locali) ora impiegano le proprie squadre di terapia con cani altamente addestrati e con addestratori esperti.
Studi scientifici hanno riferito scoperte promettenti per una serie di esiti psicosociali, emotivi e fisiologici quando sono stati usati interventi assistiti da animali. Ad esempio, l'evidenza suggerisce che le attività settimanali animale-assistite con i cani (es.: accarezzando, giocando e parlando al o del cane) possono avere effetti positivi sui sintomi comportamentali e psicologici della demenza. Tuttavia, le prove scientifiche relative agli interventi con assistenza animale nel settore sanitario sono limitate nel complesso, il che pone un potenziale problema in vista di ampliare la pratica.
Non pienamente compreso
La dott.ssa Ratschen ha detto:
“Il legame uomo-animale è potente. Trovare prove solide sul modo migliore di sfruttarlo potrebbe dare notevoli guadagni per i pazienti e i servizi sanitari. Al contrario, il fallimento a far avanzare la base di conoscenze è suscettibile di provocare sprechi delle scarse risorse e pratiche scadenti, potenzialmente non etiche, e dannose.
“Gli interventi assistiti da animali sono intrinsecamente complessi, coinvolgendo interazioni altamente individualizzate tra il destinatario, l'animale, i professionisti dell'assistenza sanitaria e sociale, e potenzialmente l'addestratore. Queste complessità non sono comprese pienamente.
"È necessario capire più in profondità le condizioni in cui eseguire gli interventi assistiti da animali in modo più sicuro, efficace, redditizio ed etico, e insieme identificare i contesti in cui la realtà virtuale o gli interventi con animali robotici offrono potenziali alternative".
I requisiti della formazione
Il prof. Sheldon ha aggiunto:
“Si dovrebbe esplorare l'idoneità di diverse specie animali, ad esempio come selezionare i singoli animali all'interno delle specie sulla base dei tratti caratteriali, e i requisiti dell'addestramento per i diversi contesti, insieme al monitoraggio ottimale del benessere degli animali e dei rischi connessi.
“Anche se stanno ora emergendo gli strumenti per misurare o monitorare il benessere e il rischio degli interventi con i cani, è urgente un ulteriore lavoro tra le varie specie”.
L'Università di York, in stretta collaborazione con organizzazioni partner, sta lavorando per sviluppare un centro nazionale per le interazioni uomo-animale e per la ricerca sanitaria.
Fonte: University of York (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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