Iscriviti alla newsletter

Hai problemi di memoria? Cos'è il sistema complesso chiamato 'memoria'?

watching photos memory loss

Se hai più di 50 anni, puoi dire che hai avuto un 'momento senior'. Se sei sotto i 50, dici semplicemente 'Non ricordo' o 'Ho dimenticato'. La verità è che la maggior parte dei problemi di memoria ha molto poco a che fare con l'età e l'invecchiamento.


Sapendo questo, ti starai chiedendo, cosa mi fa dimenticare dove si trovano le chiavi, il nome del mio film preferito o il numero di telefono di quella persona? A volte potresti anche scoprire di sapere cosa fa quella particolare cosa e dove si trova, ma non riesci a trovarne il nome nella tua testa. Potresti dire che è sulla "punta della lingua ... come si chiama?". Questo è un problema con la ricerca di parole.


A causa della complessità dei problemi di memoria, dividerò questo argomento in tre post separati. In questo primo, esploriamo come ricordi le cose, il prossimo sarà dedicato alle cause dei problemi di memoria e l'ultimo fornirà i modi per aiutarti a migliorare la memoria, compresi metodi e trattamenti specifici.


La memoria è un processo complesso di reti e componenti vari. Il processo di formazione e recupero dei ricordi comprende tre fasi distinte: registrazione, immagazzinamento e recupero. Per ricordare qualcosa, queste tre aree devono lavorare insieme come squadra senza soluzione di continuità.

 

 

Registrazione

La registrazione, chiamata anche codifica, comporta la percezione di informazioni ambientali e input sensoriali, come pelle, occhi, orecchie, naso, lingua, capelli. Il nostro primo ricordo è l'odore di nostra madre e il tocco della sua pelle. Le frequenze cardiache e il corpo dei neonati rispondono direttamente a quello della madre rispetto a quello dell'infermiera o di un altro caregiver.


Questa capacità del senso del tatto e della memoria fa parte della tua memoria automatica. Questo è ciò che ti consente di aprire la serratura del tuo armadietto senza pensare o di conoscere la posizione corretta per lanciare una palla nel baseball o nel basket. Le onde delta nel nostro cervello sono il nostro segnale radar e registrano se c'è pericolo o no.


Le sottoparti della registrazione sono attenzione e concentrazione.


L'attenzione è la capacità di concentrarsi su messaggi specifici, mentre la concentrazione è la capacità di mantenere l'attenzione su quel messaggio. Queste abilità ti consentono di selezionare a quali input dalle sensazioni corporee e dall'ambiente circostante desideri rispondere, oltre a permetterti di passare da un'attività o pensiero a un altro.


In un bambino, la vista del seno o del biberon e il suono della voce della madre lo inducono a concentrarsi sul rilassamento piuttosto che sul disagio della sensazione di fame. Se vuoi vedere attenzione e concentrazione, vai in un bar sport e osserva gli spettatori che guardano una partita di calcio durante un'azione vitale. I loro occhi sono concentrati sul gioco e si stanno concentrando su ogni mossa che i giocatori stanno facendo.

 

 

Immagazzinamento

La seconda fase della memoria è l'immagazzinamento. Il modo in cui archivi le informazioni è la chiave per una memoria acuta. Gli studi dimostrano che il collegamento tra il nuovo materiale e le informazioni apprese prima aiuta a formare nuovi percorsi tra le cellule del cervello per una memorizzazione più efficiente delle informazioni. Esistono tre tipi di memoria: memoria sensoriale, memoria a breve termine e memoria a lungo termine.


La memoria sensoriale è formata da informazioni che durano solo pochi secondi ma lasciano una visione, un odore, un suono o una sensazione persistenti, come quando una mosca ti sfiora la pelle. Questo tipo di memoria lavora fianco a fianco con l'attenzione. Se non riesci a ricordare il nome di qualcuno che ti è stato appena presentato, o non riesci a ricordare il numero di telefono appena detto dall'operatore, di solito è la disattenzione che ti ha impedito di memorizzare le informazioni.


Tuttavia, se hai dei deficit che influenzano la memoria sensoriale, potresti non riuscire a riprodurre nella tua mente ciò che hai appena sentito. Nel caso di immagini visive, potresti non essere in grado di immaginare qualche informazione. I deficit nella memoria sensoriale spesso passano inosservati. Dopotutto, se non noti qualcosa, non puoi essere consapevole che non lo ricordi.


Questo è vitale quando si impara uno sport, un'attività ricreativa, si balla o si suona uno strumento musicale, dove la memoria sensoriale è cruciale. Come chitarrista e pianista, so in automatico dove si trova una nota alla chitarra o al piano. Questo è il motivo per cui molte persone non vedenti possono suonare strumenti musicali. Questa azione conta sulla memoria sensoriale, piuttosto che sull'essere in grado di vedere la posizione sulla tastiera. Come pattinatore, sciatore di discesa o giocatore di baseball, percepisci il ​​movimento. Anche questa è memoria sensoriale.


La memoria a breve termine, chiamata anche memoria temporanea o memoria di lavoro, è la parte del processo di memoria che riceve e richiama blocchi di informazioni per un massimo di un minuto. La memoria a breve termine è ciò che consente di integrare informazioni precedentemente apprese con nuove informazioni per formare pensieri creativi o nuovi.


È fondamentale per la vita quotidiana ed è ciò che ti consente di ricordare dove hai messo le chiavi della macchina o il libretto degli assegni, se hai chiuso la porta o spento la stufa e se hai mangiato o fatto il bagno.


Nella migliore delle ipotesi, la memoria a breve termine ha una capacità di archiviazione limitata. Questo tipo di memoria è il più suscettibile alle interferenze da dolore, stress, affaticamento, problemi di attenzione e sovraccarico sensoriale che possono seguire una lesione cerebrale. Se sei interrotto mentre ricevi una informazione, il pensiero potrebbe andare perso. Pertanto, è difficile ricordare cosa ti ha appena detto il tuo allenatore, capo o coniuge.


La memoria a lungo termine, chiamata anche memoria remota o secondaria, differisce dalla memoria a breve termine per durata, capacità e modalità di archiviazione. I ricordi a lungo termine sono informazioni ricevute e conservate per oltre 30 secondi, diventando informazioni apprese.


La ricerca suggerisce che la capacità della memoria a lungo termine è incommensurabile, in contrasto con la capacità limitata della memoria a breve termine, e che il rivivere o ri-sperimentare i ricordi consolida il loro posto nella memoria a lungo termine.


Esistono due metodi per formare la memoria a lungo termine: dichiarativa e procedurale. La memoria dichiarativa è la memoria di eventi e fatti, come il colore dei capelli di qualcuno, una data di nascita o informazioni su di te. La memoria procedurale è l'apprendimento di abilità, procedure e movimento motorio ed è spesso chiamata memoria motoria.


Inoltre, ci sono due modi in cui vengono elaborati quei ricordi: esplicito e implicito. La memoria esplicita si verifica quando si è consapevoli di apprendere materiale o informazioni, ad esempio sedersi in classe o se il proprio capo, coniuge o allenatore fornisce informazioni specifiche. C'è l'intento di acquisire le informazioni. Ad esempio, una memoria dichiarativa esplicita si crea quando sei a una festa e sei consapevole che stai cercando di imparare il nome di qualcuno.


La memoria implicita si verifica quando si impara un dettaglio o un movimento motorio e non si è consapevoli di aver acquisito le informazioni. Ad esempio, quando riesci a restare in equilibrio in bici, il tuo cervello ha appreso attraverso varie reti e hub i dettagli di ciò che è necessario per restare in equilibrio in bici.


La memoria episodica, chiamata anche memoria flashbulb (lampada flash), coinvolge immagini, suoni e dettagli collegati a un evento emotivo, come un incidente o il ricordo esatto di quello che stavi facendo l'11 settembre 2001, quando hai appreso degli attacchi alle Torri Gemelle. Questo tipo di memoria è più comune nel PTSD e fa parte di quelli che sono noti come 'flashback'. I ricordi già memorizzati prima di una lesione sono chiamati ricordi retrogradi, mentre i ricordi appresi e memorizzati dopo un infortunio sono chiamati ricordi anterogradi.

 

 

Recupero

L'ultima fase della memoria è il recupero, la tua capacità di accedere alle informazioni memorizzate. È estremamente importante notare che il recupero può avvenire solo se sono avvenute sia la registrazione che l'archiviazione. Si basa su segnali che attivano la memoria di come le informazioni sono state registrate per la prima volta. Odori, immagini, suoni ed emozioni, per esempio, sono spesso collegati ai ricordi; ecco perché ascoltare una vecchia canzone può momentaneamente riportarti indietro nel passato.


La ricerca mostra che le informazioni sono accessibili più facilmente se è possibile riprodurre lo stato in cui sono state registrate, fisicamente o attraverso l'ipnosi. Qualsiasi forma di stress, affaticamento, ansia o depressione può interferire con questa capacità. I problemi di recupero della memoria possono variare da lotte 'sulla-punta-della-lingua' all'incapacità di descrivere una parola o un pensiero mancante, all'amnesia o alla completa incapacità di accedere alle informazioni. Altri pensieri potrebbero intromettersi, le informazioni potrebbero essere richiamate in modo errato o i messaggi potrebbero andare persi tra le altre informazioni.


La dimenticanza insorge quando un particolare ricordo non è accessibile. Ciò può significare che le informazioni non sono più memorizzate o che esiste una sorta di interferenza interna o esterna con la memoria. Spesso, dimenticare è il risultato di una cattiva organizzazione delle informazioni da archiviare. Ad esempio, se qualcuno ti dice il suo numero di telefono, è necessario ripetere il numero o collegarlo con altre informazioni, come l'anno in cui sei nato o un altro numero familiare, per ricordarlo. Senza questo passaggio pratico, è più probabile che le informazioni vadano perse.

 

 

 


Fonte: Diane Roberts Stoler EdD, neuropsicologa, psicologa della salute, psicologa dello sport e terapeuta del trauma.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.