Esperienze e opinioni
Quanti anni senti di avere? La risposta può rivelare la salute del tuo cervello
“Quanti anni ti senti, rispetto alla tua età reale?”
In uno studio recente, è stata fatta questa domanda, e le possibili risposte erano:
- “Mi sento più giovane della mia età reale”
- “Sento di avere la mia stessa età reale”
- “Sono più vecchio della mia vera età”
L'età che percepivano di avere le persone (la loro 'età soggettiva') era un indicatore potente della loro salute attuale del cervello. In effetti, quelli con una 'età soggettiva' inferiore avevano una struttura del cervello più giovane e una memoria più forte di quelli che si sentivano di avere la stessa età, o una più alta, della loro età cronologica.
È interessante notare che, un'età soggettiva più bassa è anche stata collegata a memoria e competenze di pianificazione migliori 10 anni più tardi. Anche se una minoranza di persone che valutano la propria età soggettiva come più alta possono avere un problema di memoria più serio, per la maggior parte delle persone non è così.
La ricerca sull'età soggettiva solleva una questione importante: le persone con una età soggettiva più alta possono migliorare la loro salute futura del cervello impegnandosi in comportamenti a favore di un cervello sano? Anche se devono ancora essere effettuati studi a lungo termine per fornire risposte, c'è della ricerca affascinante sull'età soggettiva che possiamo usare proprio ora per migliorare la nostra memoria e la salute del cervello.
Il potere del confronto sociale
Come con la maggior parte delle misure soggettive, le stime dell'età soggettiva spesso fluttuano, a volte in pochi minuti, a seconda della situazione. In uno studio che ha esaminato il potere del confronto sociale sulle prestazioni della memoria, a delle persone è stato chiesto di compilare un questionario di base sulla memoria e di stimare la loro età soggettiva.
A un gruppo di loro è stato detto che le loro prestazioni della memoria erano migliori rispetto ai loro coetanei (“feedback positivo”); a un altro gruppo è stato detto che erano uguali (“feedback neutro”); e a un terzo gruppo non è stato dato nessun feedback. Tutti i gruppi hanno poi completato un secondo test di memoria.
Le persone che avevano avuto un “feedback positivo” non solo si sono sentite più giovani, ma avevano una memoria significativamente migliore a pochi minuti di distanza. Al contrario, quelli che avevano un “feedback neutro” hanno avuto un miglioramento della memoria, ma si sono sentiti più anziani, e quelli senza feedback non hanno mostrato alcun cambiamento nella memoria.
Abbassare l'età soggettiva
Fai esperimenti con i seguenti suggerimenti per vedere se abbassano la tua età soggettiva e migliorano la tua memoria:
Sugg. 1: incanala il potere dei tuoi pari.
Chiedi a molti dei tuoi coetanei per età cronologica se hanno notato eventuali cambiamenti legati all'età nella loro memoria. L'obiettivo non è quello di classificarti in confronto ai tuoi coetanei in uno spirito di competizione, ma piuttosto di sapere che non sei solo se hai dei cambiamenti legati all'età. Questo può benissimo abbassare l'età soggettiva e migliorare la tua memoria a breve termine. Al contrario i sugg. 2 e 3 possono abbassare la tua età soggettiva in modo sostenuto diminuendo il tuo tasso effettivo di invecchiamento fisico e migliorando la tua memoria.
Sugg. 2: Alzati e vai.
Gli anziani che camminavano più velocemente hanno valutato la loro età soggettiva inferiore a quella di coloro che camminavano più lentamente. Inoltre, le persone che erano più coinvolti in attività fisica nel tempo libero hanno valutato la loro età soggettiva come più giovane e la loro memoria come più forte. Questi risultati possono essere legati all'impatto dell'esercizio sul cervello. Non solo l'esercizio è collegato alla crescita dell'ippocampo (una regione centrale del cervello coinvolta nell'elaborazione della memoria), ma ha dimostrato anche di migliorare le capacità della memoria e di diminuire l'invecchiamento cellulare. Ci sono diversi modi per personalizzare il regime di esercizio per sperimentare i benefici di miglioramento del cervello, e possibilmente ridurre l'età soggettiva.
Sugg. 3: Coltiva la consapevolezza.
Il tasso di 'invecchiamento epigenetico' (la differenza tra età anagrafica e invecchiamento cellulare) è significativamente più basso nelle persone che fanno pratica di [meditazione di] consapevolezza, o di 'consapevolezza non giudicante, momento per momento'. In uno studio provocatorio, dei meditatori a lungo termine che praticavano la consapevolezza da almeno 5 anni hanno mostrato un tasso progressivamente più lento di invecchiamento epigenetico rispetto a coloro che non meditavano regolarmente. In realtà, l'effetto era più profondo quanto di più erano gli anni di meditazione. Oltre al suo impatto sull'invecchiamento, la consapevolezza ha dimostrato di far crescere l'ippocampo e di migliorare le capacità della memoria. Ci sono diverse strategie che possono aiutarti a iniziare a sperimentare i benefici della consapevolezza [ndt: puoi anche fare una ricerca sul termine 'meditazione' su questo sito].
Grazie alla combinazione di strategie situazionali e di potenziamento del cervello, potremmo non solo migliorare la nostra memoria e la salute del cervello, ma anche abbassare la nostra età soggettiva. E l'abbassamento di tale età, a sua volta, può darci più probabilità di impegnarci in attività che potenziano il cervello. Così la prossima volta che qualcuno chiede: “Quanti anni ti senti di avere?” può benissimo essere che ti senti più giovane di quanto ti senti in questo momento.
Fonte: Michelle Braun PhD/ABPP, neuropsicologa ed esperta del cervello formata a Yale e Harvard.
Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Referenze:
- Raphaëlle Chaix, Maria Jesús Alvarez-López, ..., Perla Kaliman. Epigenetic clock analysis in long-term meditators. Psychneuroendocrinology, Nov 2017, DOI
- Chen YT, Holahan CK, ..., Li X. Leisure-time physical activity, subjective age, and self-rated memory in middle-aged and older adults. Int J Aging Hum Dev, Dec 2018, DOI
- Kwak S, Kim H, Chey J, & Youm, Y. Feeling how old I am: Subjective age is associated with estimated brain age. Front Aging Neurosci. 7 Jun 2018, DOI
- Shao J, Xiao L, Zhang L, & Xin Z. 'Feeling younger, remembering better': the effect of experimentally induced subjective age on memory performance among Chinese older adults. Aging Ment Health,26 Nov 2018, DOI
- Stephan Y, Caudroit, J, Jaconelli A, & Terracciano A. Subjective age and cognitive functioning: a 10-year prospective study. Am J Geriatr Psychiatry, Nov 2014, DOI
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