Mi sottopongo a un trattamento di agopuntura ogni mese, come “messa a punto” del mio corpo. Dopo l'ultimo trattamento, il mio terapeuta ha preso una sedia e ha detto: “Posso chiederti qualcosa di personale?”
Ho detto di sì mentre il mio corpo si tendeva, preparandosi alla richiesta. “Sei sola?” ha chiesto.
“Come potrei essere sola?”, ho risposto. Ho subito scorso un elenco di tutte le persone a cui mi collego in tutto il mondo via telefono o Skype, e ho raccontato degli ultimi tre pranzi con gli amici. Lo rassicurai che la mia relazione primaria andava bene.
Ha messo la sua mano sulla mia. “Non ti ho chiesto se avevi persone della tua vita. Ho percepito una perdita di connessione nel tuo corpo. Puoi parlare con la gente, ma loro ti vedono veramente? Sanno quello che vuoi quando parli? E che mi dici della terra? Quando ti sei connessa l'ultima volta con gli alberi, la terra e il cielo?”
Ho chinato il capo, sapendo esattamente quello che voleva dire.
Quando ho iniziato la mia attività, avevo un camper da più di 7 metri che tiravo fuori ogni estate, esplorando una parte diversa delle Montagne Rocciose e della costa del Pacifico. La maggior parte delle volte, avevo un amico con cui viaggiavo.
Da allora, la mia attività è cresciuta ogni anno. Sono così fortunata che ho dovuto vendere il camper, perché non avevo tempo di usarlo. Non ho più avuto la possibilità di sentire l'odore della corteccia che odora di caramello di un pino Ponderosa, ammirare il riflesso perfetto del cielo in un lago glaciale, e guardare il sole andare giù mentre mi sdraio con un amico o il mio amante in un campo di erba alta.
Passo del tempo con i miei amici? Un paio di volte all'anno mi assicuro di mangiare insieme per mantenere l'«amicizia». Mi vedono e mi conoscono davvero in questo momento? Temo che l'intimità si sia persa.
Posso sedermi alla mia scrivania e rendere grazie per il mio successo. Non è lo stesso che sentirsi in pace con la mia vita.
La solitudine può esserci anche quando si hanno molti contatti sociali. I ricercatori della Rush University hanno valutato i livelli di solitudine di 823 anziani per un periodo di 4 anni. Hanno trovato che le persone che si descrivevano come solitarie avevano una probabilità doppia di sviluppare il morbo di Alzheimer, rispetto a quelle che si descrivevano come meno sole. Tuttavia, sentirsi soli non equivale necessariamente a mancare di contatti sociali. Sentirsi soli o svuotati è legato alla qualità delle relazioni, non alla quantità.
Quando le persone si sentono scollegate e separate, sono più sensibili alle flessioni legate all'età nei percorsi neurali. I ricercatori hanno concluso che la solitudine non è una reazione alla demenza, ma è veramente una sua causa.
Quindi, anche se la tua vita è piena di persone, se non passi regolarmente delle ore con un amico a parlare e ad ascoltare le tue preoccupazioni e speranze per la vita, se non ti prendi il tempo per consentire ai tuoi piedi di toccare la terra, di respirare l'aria fresca in un ambiente bello, e provi in pieno gratitudine e amore in tutto il corpo, la tua solitudine può essere fisicamente e mentalmente dannosa.
Poniti queste domande:
- “Cosa ci sarebbe di male a interrompere quello che sto facendo e andare da qualche parte dove posso godere il mondo esterno?”. Le immagini e i suoni della natura ci ricordano che siamo una parte della forza della vita presente in tutte le cose viventi.
- “Chi sarei se non mi definissi per quanto ho compiuto oggi?”. Non c'è bisogno di occuparti meno del tuo lavoro per occuparti di più della tua salute fisica e mentale.
- “Quale amico voglio visitare o invitare per un pomeriggio di vera condivisione?”
Anche se non sei solo, ti senti vuoto? Non puoi riempire questo vuoto con il cibo. Alimenta il tuo cuore facendoti vedere e sentire, dando agli altri il dono della tua attenzione, e apprezzando la bellezza del mondo intorno a te.
Fonte: Marcia Reynolds PsyD in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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