Iscriviti alla newsletter

Il supporto dei caregivers è di vitale importanza per i malati di Alzheimer e demenza

Mamma Ducky

Immagina: hai lavorato per tutta la vita come un adulto indipendente. Hai allevato figli. Hai assistito gli altri. Hai lavorato per avere tutto quello che hai, ma all'improvviso, trovi difficile ricordare le cose.


I tuoi ricordi stanno svanendo. Le persone che conosci e ami da tutta la vita ti stanno diventando estranee. I figli che hai tenuto per mano ora trovano difficile capire cosa stai attraversando. La vita sta cambiando e non puoi ricordare come era prima.


Questo è il modo in cui il morbo di Alzheimer (MA) colpisce una grande parte dei genitori, dei nonni e dei coniugi che teniamo cari nei nostri cuori.


Novembre è il mese della consapevolezza del MA e dei caregiver familiari. È tempo di sensibilizzare su una malattia che non ha cura e attirare l'attenzione sulla necessità urgente di continuare la ricerca. Il MA e le altre forme di demenza allontanano lentamente i ricordi, causano frustrazione e confusione per la persona che vive con la malattia e lascia gli amici e i familiari della paziente spaventati e preoccupati. Nel mese di novembre [e anche dopo], prendiamoci il tempo per conoscere la malattia e capire meglio il ruolo del caregiver.

 

La storia di Mamma Ducky

Anna Sneed, alias Mamma Ducky, è conosciuta dai suoi cari come la donna più dolce e più gentile che ci sia mai stata. È nata, cresciuta e ha vissuto tutta la vita a Nashville. Ha cresciuto due figli, acquisito due nuore e ha cullato i nipotini. Ha vissuto una vita indipendente prendendosi cura di se stessa, pagando le sue bollette e vivendo al massimo.


Quando la demenza ha iniziato a sopraffarla, la confusione che sentiva aveva rovesciato il suo mondo. La famiglia di Mamma Ducky ha iniziato a notare cambiamenti in lei due anni fa.


"Mamma Ducky è diventata confusa su molte cose", ha detto la nuora Cindy Sneed. "Le sue conversazioni hanno iniziato a girare in tondo e non avevano senso. Non era sicura se era mattina o notte. Ha cominciato a lasciare le tende chiuse nell'appartamento in cui aveva vissuto per 20 anni perché sosteneva di avere paura; cosa mai successa prima. C'erano anche giorni in cui non rispondeva al telefono perché era troppo sopraffatta per parlare in quei giorni. Abbiamo anche iniziato a notare che sembrava depressa".


Per una persona che vive con demenza o MA, è difficile capire cosa sta succedendo a lei stessa. Cindy ha ricordato quando suo cognato, Mark Sneed, ha cercato di convincere Mamma Ducky a rinunciare alle chiavi della sua macchina: "Era ferita e confusa sul motivo per cui ciò le stava accadendo. Ha perso la sua indipendenza in quel momento e penso che si sia sentita tradita. La sua intera vita è cambiata quando ha consegnato quelle chiavi".


Secondo il sito dell'Alzheimer's Association, il sintomo precoce più comune del MA e della demenza è la difficoltà a ricordare le informazioni appena apprese. Tuttavia, mentre la demenza o il MA progrediscono nel cervello, possono portare a sintomi sempre più gravi, come disorientamento, cambiamenti dell'umore e del comportamento, aggravamento della confusione su eventi, tempo e luogo, sospetti infondati su familiari, amici e caregiver, perdite più gravi di memoria e cambiamenti di comportamento e difficoltà a parlare, deglutire e camminare.


All'inizio di agosto Mamma Ducky ha avuto la diagnosi di demenza moderata. È stata quindi trasferita alla Brookdale Senior Living di Tullahoma per essere più vicina alla sua famiglia. Purtroppo, le sue condizioni sono peggiorate molto rapidamente dopo la diagnosi.


Lavorare a stretto contatto con un medico di fiducia per trovare il farmaco giusto può rallentare la perdita di memoria del paziente; tuttavia, i farmaci non possono ripristinare la memoria. Per alcuni pazienti, inclusa Mamma Ducky, il farmaco giusto può migliorare la memoria attuale e le abilità cognitive. Ogni caso di demenza e di MA è diverso, e non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo.


"Eravamo tutti tristi quando l'abbiamo scoperto, ma la nostra prima preoccupazione era Mamma Ducky", ha detto Cindy. "È così difficile per la persona che soffre di confusione capire tutti i cambiamenti che ne derivano. Abbiamo lavorato sodo per capire come aiutarla ad affrontarli e come essere i migliori caregiver possibili. Abbiamo parlato con i suoi caregiver della Brookdale, fatto ricerche online e parlato con Fran Gray di Alzheimer's di Tullahoma per imparare tutto ciò che potevamo".


'Demenza' è un termine generale che indica una perdita di memoria e di altre capacità cognitive abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana. Il MA rappresenta il 60-80% dei casi di demenza. I sintomi peggiorano progressivamente per un certo numero di anni, e il MA è la sesta causa di morte negli Stati Uniti.


Attualmente, Mamma Ducky sta rispondendo molto bene ai farmaci, ma questo non è il caso di tutte le persone con diagnosi simili. Mamma Ducky è felice di vivere alla Brookdale, ha detto la sua famiglia, e gode di frequenti visite da parte dei suoi cari.

 

L'importanza dei caregiver

I caregiver hanno un ruolo vitale nella vita delle persone che vivono con demenza e MA. Gli individui che ne soffrono hanno bisogno del sostegno durante un periodo critico di confusione nella loro vita.


"Un caregiver è un'ancora di salvezza per una persona con demenza", ha detto Fran Gray, coordinatrice regionale di Alzheimer's Tennessee. "Dai primi segni di cambiamento nella funzione mentale, un caregiver può aiutare la persona con demenza a convivere con i cambiamenti, cercare aiuto medico, difendere i suoi diritti, mettere in atto un sistema di cura, partecipare alla ricerca, il tutto cercando di rimanere sano egli stesso. Con il progredire della malattia, il caregiver può essere personalmente responsabile di ogni necessità della persona con demenza: finanziaria, spirituale, sociale e fisica".


Per la famiglia di Mamma Ducky, lo sforzo del caregiving vale il risultato di vederla felice.


"Essere caregiver significa mantenere la dignità di Mamma Ducky, assicurarsi che siamo lì per mostrarle amore e per tenere sotto controllo tutti gli altri problemi di salute, mentre la malattia peggiora", ha detto Cindy. "Vogliamo lasciarla alla Brookdale il più a lungo possibile in modo che possa godere di tutti i suoi nuovi amici. Alla fine, è nostra intenzione riportarla a casa con noi in modo che possiamo prenderci cura di lei tutto il tempo".

[...]

 

 

 


Fonte: Faith Few in The News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.