Esperienze e opinioni
Legami tra sensi e salute cognitiva possono spiegare come invecchiamo?
Degli esperti partecipanti a una prestigiosa conferenza medica ospitata dall'American Geriatrics Society (AGS) sperano che il loro lavoro - riferito ieri sul Journal of American Geriatrics Society - possa indurre i colleghi a condividere la loro opinione su un settore sanitario importante ma poco studiato: il collegamento tra alterazione della visione, dell'udito e della cognizione (capacità di memoria e pensiero che vengono influenzati dall'età e da problemi di salute come demenza e Alzheimer) (rif.1).
Con la perdita di vista e di udito che colpiscono già fino al 40% degli anziani (1) e con una persona anziana su dieci che già convive con l'Alzheimer, la conferenza ha esaminato lo stato attuale delle scienze riguardo a come sono connesse queste sfide comuni di salute, perché la risposta potrebbe essere importante, e cosa si può fare per ridurre i disturbi sensoriali e cognitivi per preservare la nostra salute il più a lungo possibile.
"Dato che viviamo più a lungo, sappiamo che i disturbi sensoriali e cognitivi diventeranno più prevalenti", ha detto Heather Whitson MD/MHS, professoressa associata di Medicina e Oftalmologia alla Duke University e uno dei principali ricercatori della conferenza AGS-NIA convocata nel 2017. "Mentre sappiamo molto su questi singoli deterioramenti, sappiamo meno come sono correlati, il che è sorprendente, dal momento che l'udito e la visione danneggiati vanno spesso di pari passo e sono associati ad un aumento del rischio di guai cognitivi".
Un ostacolo all'ottimizzazione della salute sensoriale e cognitiva è la nostra scarsa comprensione della strada a doppio senso che collega entrambi (1). Ad esempio, sappiamo che il cervello si basa su input sensoriali per capire il nostro ambiente e prendere decisioni (1). I ricercatori sanno anche che i processi cognitivi, come le connessioni nel cervello che ci permettono di localizzare obiettivi visivi, guidano la nostra attenzione visiva e uditiva (1). Tuttavia, abbiamo una comprensione limitata di come questi processi inter-correlati sono influenzati da cambiamenti legati all'età nel cervello, negli occhi e nelle orecchie.
La connessione tra deterioramento sensoriale e declino cognitivo è lineare, con un problema di salute che porta all'altro, o è ciclica, riflettendo una connessione più complessa? I partecipanti alla conferenza AGS-NIA ritengono che le risposte a queste domande siano critiche, motivo per cui il loro rapporto della conferenza mappa lo stato della ricerca sui danni sensoriali e cognitivi, delineando al contempo importanti priorità per la scienza e la pratica clinica future. Sono risposte alle domande legate alla meccanica, alla misurazione e alla gestione dei deterioramenti:
Identificare i meccanismi responsabili delle alterazioni sensoriali e cognitive (e delle loro connessioni)
- Esiste una relazione causa-effetto tra cognizione, visione e udito?
- Quali fattori o caratteristiche biologiche del nostro sistema nervoso influiscono sulla salute sensoriale e cognitiva?
Dotare meglio i medici e i ricercatori per misurare le forme di alterazione sensoriale e cognitiva
- Quali standard esistono attualmente per misurare il deterioramento sensoriale e il declino cognitivo? Come vengono utilizzati tra diverse popolazioni, in particolare quelle che potrebbero già lottare con l'accesso all'assistenza sanitaria?
- Come possiamo sviluppare e convalidare nuovi strumenti e protocolli per misurare la cognizione per le persone che vivono anche con disabilità visive, problemi di udito o entrambi? Allo stesso modo, come possiamo misurare meglio la salute dell'udito e della vista nelle persone anziane che gestiscono problemi di salute cognitiva?
- Come possiamo lavorare per garantire che vaste misure di deterioramento cognitivo e sensoriale siano incluse negli studi di ricerca esistenti come modo per adattare meglio i risultati alle realtà della salute degli anziani?
Preparare meglio gli anziani e i professionisti sanitari ad affrontare compromissioni sensoriali e cognitive
- Quanto sono efficaci, fattibili e accessibili le opzioni esistenti per aiutare le persone anziane che vivono con disabilità cognitive, problemi di udito e / o menomazioni della vista?
- Quali innovazioni saranno necessarie per sviluppare nuove risorse, strumenti e protocolli per migliorare la salute cognitiva e sensoriale o per accogliere coloro che vivono con questi problemi di salute?
"Le evidenze che abbiamo attualmente indicano che alterazione della vista, dell'udito e della cognizione si verificano più spesso insieme di quanto ci si aspetterebbe solo per caso", ha riassunto Frank Lin MD/PhD, Professore associato di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Collo-Cervello alla Johns Hopkins e un altro ricercatore capo della conferenza AGS-NIA. "Capire perché - e cosa si può fare per un potenziale collegamento - rappresenta un nuovo balzo cruciale per la cura che tutti vorremmo e avremmo bisogno man mano che invecchiamo".
Fonte: American Geriatrics Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: (1) Heather E. Whitson, Alice Cronin-Golomb, Karen J. Cruickshanks, Grover C. Gilmore, Cynthia Owsley, Jonathan E. Peelle, Gregg Recanzone, Anu Sharma, Bonnielin Swenor, Kristine Yaffe, Frank R. Lin. American Geriatrics Society and National Institute on Aging Bench-to-Bedside Conference: Sensory Impairment and Cognitive Decline in Older Adults. Journal of the American Geriatrics Society, 2018; DOI: 10.1111/jgs.15506
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