Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Idrocefalo a pressione normale idiopatico: non è Alzheimer

Idrocefalo a pressione normale idiopatico: non è Alzheimer

Un paio di settimane fa abbiamo menzionato l'idrocefalo idiopatico a pressione normale (iNPH), come una forma di demenza che spesso si maschera come il morbo di Alzheimer (MA) o di Parkinson, ma non lo è. La ragione per cui è così importante essere consapevoli di questa condizione è perché la demenza causata da iNPH può essere controllata o invertita con un trattamento adeguato.


L'Hydrocephalus Association stima che hanno l'iNPH più di 700.000 americani (il doppio rispetto a 10 anni fa). L'età media di insorgenza è di circa 70 anni; uomini e donne sono colpiti in egual numero; e meno del 20% riceve una diagnosi e un trattamento appropriati. Ma, chiedi, se le cose sono "normali", qual è il problema?


Quel nome improprio è venuto da uno dei primi documenti scritti sulla condizione. Nel 1964, il dott. Salomon Hakim descrisse i sintomi neurologici della demenza accompagnati da disturbi dell'andatura e dalla mancanza di controllo della vescica. Si è ritenuto che questi tre sintomi - che è quello che un buon specialista cercherà per la diagnosi di iNPH - fossero presenti anche se non c'era alcun accumulo di liquidi nel cervello. Ma ora sappiamo che non è così. C'è un accumulo di liquido - e quindi di pressione - nel cervello.


Con le odierne tecnologie di scansione che usano una Tomografia Computerizzata o una Risonanza Magnetica, i medici possono vedere esattamente dove è presente un accumulo di liquido cerebrale. E sappiamo come alleviare la pressione e, auspicabilmente, invertire i sintomi. Quindi ora puoi pensare al nome della condizione come a una etichetta che identifica dove vuoi essere e cosa vuoi ottenere: pressione normale.


Il fluido che si accumula nel cervello e che causa i sintomi debilitanti è chiamato fluido cerebrospinale. Ha origine nel profondo del cervello, fluisce da e intorno ad esso, nel canale spinale e nello spazio subdurale attorno al midollo spinale.


Di questo fluido il tuo corpo ne mantiene circa 150 ml (2/3 di una tazza), mentre ne produce in totale 500 ml al giorno (espelli la differenza con la pipì). Il fluido agisce come un cuscino, un detergente autoregolante del prodotto di scarto cerebrale, e un aiutante per il flusso sanguigno cerebrale. Di solito è riassorbito o scaricato attraverso il sistema, ma per qualche motivo, e non siamo del tutto sicuri del perché, nell'iNPH c'è un'interferenza sul processo di riassorbimento dei 350 ml in più al giorno e si verifica l'accumulo di CSF.


Dopo aver trovato un neurologo che ha diagnosticato questa condizione in precedenza, fai un esame e magari cerca una seconda opinione. Quindi, se sembra che tu sia un candidato per il trattamento, avrai una TAC o una risonanza magnetica. Ciò che cercano i dottori sono dei ventricoli ingranditi nel cervello (ce ne sono quattro) che si gonfiano a causa dell'accumulo di liquidi.


Se trovano quello che sembra un accumulo di pressione dannoso del CFS, il passo successivo è un drenaggio lombare esterno (spinale), che identifica le persone che risponderanno alla chirurgia shunt. Lo shunt è un drenante che viene posizionato alla base del cervello o nella colonna vertebrale (laddove lo specialista lo ritenga appropriato) per alleviare l'accumulo di CSF. Gli shunt sono programmabili e forniscono il fluido in eccesso a una parte del corpo (a volte la vescica) che ti aiuterà a espellere il fluido. I pazienti adeguatamente selezionati che ricevono lo shunt hanno una probabilità di miglioramento del 60-80%.


Quindi, se tu o qualcuno che conosci inizia ad avere un'andatura strascicante e penzola da un lato, sta sperimentando l'incontinenza e/o mostra segni di depressione e perdita di memoria a breve termine, devi agire subito.


Per ulteriori informazioni sulle condizioni e sul trattamento, dai un'occhiata al video YouTube di Bob Fowler del 2005 (cerca "Normal Pressure Hydrocephalus Bob Fowler 2005"). Non è più con noi, ma è stato pioniere della consapevolezza dell'NPH dopo che gli è stata restituita la vita a seguito dell'applicazione chirurgica dello shunt oltre 14 anni fa.


La scienza medica ha fatto molta strada da allora. Non c'è motivo per alcuno di noi di passare attraverso una diagnosi errata del MA o di Parkinson quando il problema è in realtà l'iNPH.

 

 

 


Fonte: Drs. Michael Roizen & Mehmet Oz in Houston Chronicle (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ageismo e sesso negli anziani: sfida ai costrutti sociali.

21.03.2024

Nella società dobbiamo confrontarci con molti 'ismi'. Il sessismo e il razzismo, per cit...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Felici e contenti: cosa possiamo imparare dalle 'zone blu'

24.01.2024

I residenti delle 'zone blu' hanno vite lunghe e felici. Proviamo il loro modo di vivere sano.

<...

È un comportamento eccentrico o è Alzheimer?

16.01.2024

Hai un genitore anziano che dimentica il nome del nipote e ti chiedi se è ora di trovare...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché bisogna dormire? Il sonno insufficiente è legato a molte malattie croni…

27.12.2023

"Termina ogni giorno prima di iniziare il successivo e i...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché avere troppi hobby non è una brutta cosa

27.10.2023

Alcune persone vengono in terapia sentendosi sopraffatti e incerti sulla loro tendenza a...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.