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Il potere terapeutico dell'esercizio può combattere declino cognitivo e Alzheimer

two happy women exercising

Citare il morbo di Alzheimer (MA) spesso genera brividi lungo la spina dorsale delle persone. Questa condizione debilitante influisce sulla funzione cognitiva, erode la memoria e può alterare la nostra stessa essenza. Anche per quelli senza sintomi, il peso emotivo e finanziario della cura di genitori, coniugi o altri familiari stretti può essere devastante.


I costi sociali del MA e delle altre demenze dovrebbero peggiorare gravemente nei decenni a venire. E se ci fosse un modo naturale per fermare la sua progressione? Studi recenti suggeriscono che l'esercizio fisico regolare potrebbe essere la chiave.

 

Capire il MA

Prima di esplorare i benefici dell'esercizio fisico, è essenziale capire l'avversario che abbiamo di fronte. Il MA è un disturbo neurologico che colpisce prevalentemente gli anziani e peggiora nel tempo. I fattori che contribuiscono alla malattia includono l'accumulo di amiloide-beta e di tau fosforilata nel cervello, l'aumento della neuroinfiammazione e la riduzione dei fattori nervosi di crescita (NGF).

 

Esercizio fisico: un rimedio naturale?

Anche se il pensiero del MA può essere sconfortante, c'è speranza all'orizzonte. Uno studio di Hamed Alizadeh Pahlavani, pubblicato il 4 agosto 2023 su Frontiers in Aging Neuroscience, evidenzia il potenziale terapeutico dell'esercizio fisico nella prevenzione e nel trattamento del MA.


La ricerca indica che un'attività fisica moderata può aiutare gli animali a riprendere le funzioni della memoria relative all'ippocampo e all'amigdala, due regioni cerebrali primarie colpite dal MA. Inoltre, l'esercizio aerobico può impedire il restringimento dell'ippocampo, essenziale per la memoria spaziale.


Quindi, in che modo l'esercizio fisico raggiunge questi risultati impressionanti? La risposta sta nei percorsi molecolari attivati dall'attività fisica. L'esercizio fisico aumenta il legame del fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF) e del fattore nervoso di crescita (NGF) ai loro recettori, TRKB e TRKA. Questi legami sono fondamentali per la sopravvivenza delle cellule e per la plasticità neuronale.


Inoltre, l'esercizio fisico ha proprietà antinfiammatorie che contrastano la neuroinfiammazione associata al MA. Curiosamente, lo studio evidenzia il ruolo dell'irisina, una miochina rilasciata durante l'esercizio, che protegge l'ippocampo prevenendo l'accumulo di amiloide-beta.

 

Personalizzare la ricerca

Anche se questi risultati sono avvincenti, cosa significano per le persone comuni? Immagina che a tua nonna, appassionata di giardinaggio, sia stato diagnosticato il MA ad esordio precoce. Incoraggiarla a fare passeggiate quotidiane o a partecipare a un corso di esercizi aerobici leggeri, non solo potrebbe aumentare la sua salute fisica, ma potenzialmente rallentare la progressione della malattia.


È un intervento naturale con profonde implicazioni. Per un amico di 50 anni preoccupato per una storia familiare di MA, incorporare l'esercizio fisico regolare nella sua routine quotidiana potrebbe essere un passo proattivo per proteggere il suo benessere mentale.

 

Che fare ora?

Pur dimostrandosi promettente come trattamento per il MA, l'esercizio è solo un pezzo del puzzle. La strategia più efficace per prevenire il MA è un approccio olistico, che comprende esercizio fisico, dieta equilibrata, stimolazione mentale e controlli medici regolari.


Tuttavia, la ricerca sottolinea che i benefici dell'esercizio si estendono oltre la semplice perdita di peso o il guadagno muscolare. È un'arma formidabile contro una delle sfide alla salute più urgenti di oggi. Indipendentemente dall'età o dall'attuale livello di attività, non è mai troppo tardi per abbracciare l'esercizio e raccogliere le sue ricompense cognitive.


Sfruttiamo il potere curativo del movimento per un futuro più luminoso e più sano.

 

 

 


Fonte: Romeo Vitelli PhD (psicologo) in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: HA Pahlavani. Exercise therapy to prevent and treat Alzheimer’s disease. Front. Aging Neurosci. 2023, DOI
Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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