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La 'nebbia nel cervello' da Covid aumenta i rischi di Alzheimer?

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La nebbia cerebrale è un sintomo comune del Covid, sia durante la fase acuta della malattia che nel caso di 'long Covid' (sintomi del virus che permangono per lunghi periodi). A causa di questi sintomi cognitivi, temo che il Covid possa aumentare il rischio di morbo di Alzheimer (MA) e di altre forme di demenza.


Per tutto l'ultimo anno, ho detto ai miei studenti che potremmo vedere un aumento dei tassi di MA in dieci anni. Ero troppo ottimista. Ci sono nuove prove di un aumento del rischio che il MA appaia entro un anno dall'infezione Covid-19.

 

Covid e nebbia cerebrale

Il Covid fa sentire alcune persone come se fossero immerse in una nebbia mentale. Quando sono malate, le persone segnalano spesso questo sintomo cognitivo. Non riescono a pensare bene, dimenticano le cose, non possono elaborare informazioni e sperimentano difficoltà nei compiti che una volta sembravano facili. Per la maggior parte delle persone, questa nebbia cerebrale si dissipa quando iniziano a riprendersi.


Per le persone con long Covid, tuttavia, i sintomi cognitivi sono spesso un aspetto critico dei problemi. In un articolo recente, Ed Yong ha fornito un quadro inquietante e triste di ciò che sperimentano molte persone con long Covid. Per molti, i problemi cognitivi sono abbastanza gravi da provare difficoltà a fare molte attività che avevano svolto per anni. Alcuni non sono in grado di tornare al lavoro precedente perché non riescono più a svolgere gli stessi compiti cognitivi.


L'anno scorso, quando ho scritto per la prima volta della nebbia cerebrale del Covid, ho descritto uno studio longitudinale sugli effetti cognitivi del Covid. Hampshire e colleghi (2021) hanno cercato informazioni sulle prestazioni cognitive di un grande campione che faceva parte di uno studio continuo. Nella serie di misurazioni durante lo studio, hanno scoperto che le persone che avevano avuto il Covid durante il primo anno della pandemia hanno un declino cognitivo a lungo termine. Questo calo era abbastanza grande da essere paragonato a una caduta di 7 punti del QI.


E noterò semplicemente che ho un buon amico che ora ha la sindrome da affaticamento cronico, alla quale ha contribuito il fattore Covid. Il mio amico non riesce più ad eseguire molti dei compiti cognitivi impegnativi che faceva facilmente. Come le persone che Ed Yong ha descritto, può anche avere una stanchezza grave e altri sintomi fisici a seguito di uno sforzo cognitivo anche modesto, come conversare emotivamente o con rumore addizionale in sottofondo.

 

Covid e rischio di Alzheimer

Ma questi sintomi del long Covid, sebbene preoccupanti, non significano un aumento del rischio di MA. La causa della malattia è sempre stata capita poco. Ma le infezioni virali sono considerate una possibile causa di molti casi di declino cognitivo e cerebrale a lungo termine. Ad esempio, scoperte fatte all'inizio di quest'anno hanno fornito prove di un legame tra la sclerosi multipla e il virus Epstein-Barr.


Ora la cattiva notizia. In una nuova analisi sull'insorgenza del MA, Wang e colleghi (2022) hanno trovato un collegamento con il Covid. Hanno esaminato le cartelle cliniche di un campione molto grande, hanno controllato quali persone avevano avuto il Covid nell'anno precedente e acquisito informazioni sugli individui con diagnosi di MA post-Covid. Hanno trovato negli over-65 un aumento del rischio di insorgenza del MA nell'anno dopo il Covid. Il rischio elevato era abbastanza sostanziale, quasi due terzi in più di nuove diagnosi di MA. In un anno, questo è un aumento drastico del rischio.


Il rischio relativo è aumentato, ma il rischio effettivo è rimasto relativamente basso. Le probabilità che le persone venissero diagnosticate con MA in un solo anno, anche in un campione di anziani, sono rimaste generalmente basse. Questo è il motivo per cui ho pensato che ci sarebbe voluto un decennio prima di vedere eventuali effetti del Covid sui tassi di MA. Ma prove del contrario stanno già iniziando ad apparire.


Questa nuova evidenza può moltiplicare le indagini su quali tipi di virus contribuiscono al declino cognitivo a lungo termine. Storicamente, il Covid non è considerato causa del MA, ma altri virus hanno probabilmente contribuito all'insorgenza del morbo.

 

Altro motivo per evitare di contrarre o ri-contrarre il Covid

I rischi di long Covid sono motivi sufficienti per evitare di contrarre la malattia. Ma i rischi aggiunti di impatto cognitivo quando si è malati, durante il long Covid o più tardi nella vita, aumentano le ragioni per evitare il Covid.


Le persone a volte prendono più volte il Covid e non conosciamo i possibili rischi di infezioni ripetute. Fai il vaccino e usa una mascherina negli spazi affollati fino a quando i tassi di infezione non diminuiscono. Anche se non sei preoccupato per le conseguenze immediate sulla salute, dovremmo stare tutti attenti a questi rischi a lungo termine.

 

 

 


Fonte: Ira E. Hyman Jr PhD, professore di psicologia alla Western Washington University

Pubblicato su Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • A Hampshire et al. Cognitive deficits in people who have recovered from COVID-19. EClinicalMedicine, 2021, DOI
  • L Wang et al. Association of COVID-19 with New-Onset Alzheimer’s Disease. J of Alzh Dis, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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