Mentre le persone invecchiano, diminuiscono naturalmente alcune delle loro capacità cognitive. In effetti, alcune abilità, come la memoria di lavoro, raggiungono il picco a 30 anni e da lì iniziano un graduale declino che è considerato invecchiamento normale. Inoltre, circa il 10% degli over-65 sviluppa condizioni mediche specifiche che portano a un deterioramento cognitivo.
Un corpo sostanziale di ricerca esamina attentamente come i cambiamenti nella funzione cognitiva durante l'invecchiamento, quelli normali e quelli associati alla demenza, influenzano il processo decisionale finanziario.
In un mondo di compravendita online di azioni e di telefonate-truffa, è importante che gli anziani possano valutare le loro opzioni e comprendere i rischi e i benefici delle loro decisioni finanziarie. Poiché le aziende in USA sono passate dal fornire una pensione a offrire il piano 401(k) (*), la maggior parte dei pensionati di oggi gestisce i propri risparmi per la pensione.
(*) Piano 401(k):
Un piano 401(k) è un piano di risparmio pensionistico offerto da molti datori di lavoro americani, che ha vantaggi fiscali per il dipendente e che prende il nome da una sezione dell'Internal Revenue Code (IRC).
Il dipendente che si iscrive a un 401(k) accetta che una percentuale di ogni stipendio sia versata direttamente in un conto di investimento. Il datore di lavoro può eguagliare una parte o tutto quel contributo.
Il dipendente può scegliere tra una serie di opzioni di investimento, di solito fondi comuni di investimento.
In uno studio, i ricercatori hanno calcolato l'età in cui le persone hanno meno probabilità di commettere errori finanziari: 53 anni. Lo studio ha usato un modello di test psicologici scoprendo che i gestori finanziari più giovani prendono decisioni più scadenti perché, anche se hanno capacità cognitive più forti, hanno meno esperienza; i gestori finanziari più anziani perdono un po' di funzione cognitiva ma hanno il vantaggio dell'esperienza a guidarli.
Chiaramente, le persone gestiscono le proprie finanze ben oltre i 53 anni. Per molti, le capacità iniziano a declinare più visibilmente dopo i 70 e gli 80. Uno studio del 2015 ha scoperto che le normali diminuzioni della cognizione a causa dell'invecchiamento portano a una diminuzione dell'alfabetizzazione finanziaria. I ricercatori hanno scoperto che quando le capacità cognitive dei partecipanti sono declinate, così ha fatto anche la fiducia in se stessi.
Ma questo declino della fiducia in se stessi generalmente non si è tradotto in una mancanza di fiducia nelle capacità finanziarie; la maggior parte delle persone pensava di poter gestire le proprie finanze come prima. Tuttavia, coloro che hanno avuto una riduzione della cognizione avevano maggiori probabilità di chiedere aiuto nelle decisioni finanziarie, ma molti partecipanti che hanno avuto cali significativi nella cognizione non hanno ricevuto aiuto per le finanze.
Gli anziani che sviluppano la demenza lottano ancora di più. Una revisione sistematica di 42 studi pubblicati l'anno scorso ha valutato il processo decisionale finanziario nel continuum dall'invecchiamento sano alla demenza. Ha scoperto, non a caso, che gli anziani senza demenza hanno preso decisioni finanziarie migliori di quelle degli individui che avevano sviluppato la demenza. E i partecipanti con menomazioni cognitive più gravi, come l'Alzheimer, hanno preso decisioni più scarse rispetto a quelli con lieve decadimento cognitivo.
Mark Lachs, corresponsabile di geriatria e medicina palliativa al Weill Cornell Medical College, ha coniato il termine 'vulnerabilità finanziaria associata all'età' come tema clinico che i professionisti medici dovrebbero ricercare tra i pazienti più anziani. Egli guida un progetto di ricerca che cerca di porre fine all'abuso finanziario tra gli anziani.
Il suo laboratorio ha creato un nuovo strumento di selezione per aiutare i fornitori medici che lavorano con gli anziani a identificare i pazienti soggetti a decisioni finanziarie scadenti. L'idea è di determinare se una persona comprende che esistono rischi, che potrebbe essere a rischio e cosa si potrebbe fare per evitare il rischio.
Offre anche alcuni consigli pratici per chiunque si prende cura di una persona anziana o cara, comprese quelle che hanno difficoltà con la matematica quotidiana, difficoltà a capire i concetti finanziari di base, come i tassi di interesse e i saldi, e che ritardano o mancano di fare pagamenti.
Il messaggio da portare a casa: sia l'invecchiamento normale che la demenza possono compromettere la capacità degli anziani di gestire le proprie finanze. Essere consapevole di questi problemi e prestare attenzione agli anziani nella tua vita è il primo passo per identificare e prevenire potenziali problemi.
Fonte: Bronfenbrenner Center for Translational Research / Cornell University in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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