Il treno del “Caffè Alzheimer Pedemontano Itinerante” si è fermato alla sua seconda stazione presso la sede del Progetto Sollievo di Vedelago, dove abbiamo avuto il piacere di ascoltare e conversare con il Dott. Mauro Tagliapietra, Medico Geriatra esperto e appassionato del tema delle demenze e dell’invecchiamento.
Mettendo insieme l’importante competenza professionale con il vissuto personale maturato in anni di esperienze radicate nella relazione con le famiglie del territorio, il Dott. Tagliapietra ha coinvolto l’ampia platea presente non solo mettendo a disposizione le sue conoscenze scientifiche ma condividendo aneddoti, narrazioni, riflessioni che hanno toccato contenuti particolarmente significativi rispetto al senso dell’invecchiare, del prendersi cura, della malattia, della vita, della morte e del morire.
Ricorrendo ad una modalità conversazionale informale e pragmatica, ci ha aiutato a comprendere e quindi a riconoscere meglio quei campanellini d’allarme che risuonano quando siamo di fronte a dei cambiamenti sul piano cognitivo e comportamentale che non appartengono ad un processo naturale di invecchiamento; oltre a ciò, ci ha dato degli elementi per discriminare costellazioni sintomatologiche diverse come il Mild Cognitive Impairment (disturbo neurocognitivo lieve), la Demenza nelle sue diverse declinazioni (disturbo neurocognitivo maggiore) e la Pseudodemenza depressiva.
Ma non ci siamo fermati solo a questo!
Grazie ai preziosi contributi e alle stimolanti domande dei partecipanti, la conversazione si è allargata in più direzioni andando ad aprire confronti su questioni importanti come:
- i benefici della stimolazione cognitiva, come possibilità non solo di cura (intesa come rallentamento dell’evoluzione della patologia) nelle fasi lievi-moderate di decadimento cognitivo ma altresì come intervento di prevenzione per favorire un invecchiamento di successo andando a nutrire e rendere più efficiente quella che è la personale riserva cognitiva;
- gli effetti protettivi della socialità sul processo di invecchiamento, ossia di quanto sia importante ampliare la piattaforma delle proprie relazioni e reti sociali in quanto ciò impatta profondamente sulla salute mentale e neurologica;
- la necessità di dare maggiori strumenti di supporto alle famiglie e, in particolar modo, alle donne che si prendono cura in modo da permettere loro un’assistenza domiciliare che sia sostenibile il più a lungo possibile soprattutto qualora per la persona malata abbia molto senso restare a casa propria;
- la potenza del contatto corporeo, come veicolo dei contenuti relazionali dell’affetto, della vicinanza, della reciprocità, della fiducia, del conforto e della presenza nella relazione di cura;
- la tutela della dignità e dell’autodeterminazione, quali diritti fondamentali dell’uomo e del malato in particolare, attraverso relazioni intessute di quell’autenticità che permetta di tenere assieme il diritto alla verità con il diritto alla speranza, di dare spazio alla possibilità di scegliere come congedarsi dalla vita e dalle relazioni significative, di riconoscere accoglimento e legittimazione ai bisogni legati non solo al contenimento del dolore del corpo e della sofferenza della psiche ma altresì alla spiritualità.
L’incontro si è concluso con un sentire condiviso di arricchimento rispetto ai temi trattati a cui ha fatto seguito il tradizionale momento di convivialità che ha permesso a tutti i presenti di assaporare non solo le prelibatezze preparate dai volontari dell’Associazione Asav Onlus ma anche la bellezza del Giardino Sensoriale costruito per offrire spazio di movimento, occupazione e rilassamento alle persone con demenza frequentanti il Centro Sollievo di Vedelago.
Buona estate a tutti…prossima fermata a Riese Pio X°, presso la sede dell’Associazione Il Sostegno Umanitario, a settembre!
Fonte: Dott.sse Valentina Tessarolo, Elisa Civiero e Desy Meneghello, psicologhe psicoterapeute
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