Numerosi studi hanno indagato l’Alzheimer e i modi per prevenire e debellare questa malattia; purtroppo non esiste una cura, ma un ortaggio ci può aiutare.
Le malattie neurologiche sono tra quelle che spaventano di più: non ricordarsi di eventi appena trascorsi o, peggio ancora, non riconoscere i propri cari è una cosa che non si augura a nessuno.
Numerosi ricercatori si sono soffermati su questa malattia per indagarne le cause e scovare una terapia adeguata, ma purtroppo l’Alzheimer è una fra quelle malattie che ancora non hanno una cura.
La natura, però, come sempre, ci viene in aiuto fornendoci gli alimenti adeguati per aiutarci a prevenire questa malattia, così come tante altre, che se non verrà debellata sarà in qualche modo allontanata.
L’ortaggio da consumare come prevenzione dell’Alzheimer: il broccolo
Alimentazione e stile di vita sani sono alla base di qualsiasi terapia. Per quanto riguarda le malattie neurologiche, nel corso degli anni sono aumentati sempre di più gli studi che dimostrano come un regime alimentare sano possa diminuirne il rischio di insorgenza.
Per l’Alzheimer nello specifico, ricercatori dell’Università di Dundee in Scozia hanno scoperto che il sulforafano, una sostanza contenuta nei broccoli, aiuta a ridurre il rischio di contrarre questa malattia mantenendo il cervello in forma in età avanzata. Questo fitocomposto si trova nei germogli di molte verdure crucifere: oltre ai broccoli anche nei cavoletti di Bruxelles, cavolfiori, cavoli e rucola.
Il sulforafano è infatti caratterizzato da proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antiapoptotiche, che si sono rivelate fondamentali per il trattamento di malattie neurodegenerative. Tale alimento, inoltre, è in grado di mantenere attivo il cervello contro il rischio di ictus, oltre a prevenire l’insorgenza di tumori.
Essendo ortaggi tipicamente autunnali, questo è il periodo giusto per fare una bella scorpacciata di queste verdure che, oltre ad apportare benefici alla memoria, sono molto importanti anche per il benessere dell’intestino e della salute cardiovascolare, poiché sono in grado di controllare l’assorbimento degli zuccheri e del colesterolo nel sangue.
Fonte: Serena Ponso in INRAN
Riferimenti:
- Yoko Yagishita, Jed Fahey, Albena Dinkova-Kostova, Thomas Kensler. Broccoli or Sulforaphane: Is It the Source or Dose That Matters? Molecules, Oct. 2019, DOI
- Albena Dinkova-Kostova, Jed Fahey, Rumen Kostov, Thomas Kensler. KEAP1 and Done? Targeting the NRF2 Pathway with Sulforaphane. Trends Food Sci Technol, Nov 2017, DOI
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