Fin dal momento che la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il farmaco aducanumab di Biogen (commercializzato come Aduhelm) il 7 giugno, è stata una corsa piuttosto accidentata su un pendio prevalentemente in discesa. Abbiamo pensato di fare un rapido elenco delle nostre preoccupazioni sul controverso prodotto e di ipotizzare dove potrebbero andare le cose.
Cosa è successo?
L'aducanumab è un anticorpo progettato in laboratorio per legare e rimuovere le molecole amiloidi che sono una parte costitutiva delle placche associate al morbo di Alzheimer (MA). Anche se sono stati perseguiti molti approcci anti-amiloide negli ultimi vent'anni, con un tasso di fallimento del 100%, l'aduucanumab è il primo ad ottenere l'approvazione della FDA.
Questa decisione ha generato immediatamente incredulità e obiezioni, e a buona ragione. La più palese è che il farmaco non si è rivelato adeguatamente efficace clinicamente, ma ha ottenuto l'approvazione per la sua capacità di abbassare l'amiloide, un cosiddetto 'biomarcatore', come obiettivo surrogato.
C'è un problema ovvio qui: amiloide non equivale a MA, a meno che tu non provi riduttivamente a definirlo in questo modo, come alcuni sfortunatamente fanno. Inoltre, e soprattutto, la rimozione dell'amiloide non è associata al miglioramento clinico, e questo biomarcatore non validato non avrebbe dovuto essere usato per giustificare l'approvazione accelerata.
Nella comunità scientifica, l'ipotesi amiloide era sulla strada del cimitero delle teorie fallite alla fine dell'ultimo decennio. Tuttavia, la straordinaria approvazione dell'aducanumab, che nel marzo 2019 era stato dichiarato un fallimento dall'analisi di futilità della Biogen, ha dato sia al farmaco che alla teoria egemonica stessa una nuova vita, come uno zombie.
La Biogen ha anche stabilito il prezzo annuale del trattamento, erogato tramite più infusioni per via endovenosa, a $ 56.000 (circa € 48.500), significativamente più alto di quanto avevano previsto tutti gli analisti. I costi aggiuntivi delle scansioni PET necessarie per monitorare la propensione al farmaco a causare microsanguinamenti e gonfiore (il 40% dei suoi beneficiari ad alto dosaggio ha sperimentato queste ARIA, 'anomalie di scansione relative all'amiloide', negli studi clinici) e delle altre cure mediche e farmaci, proiettano il costo totale a $ 100.000 all'anno (circa € 86.500) per paziente.
Obiezione e indagine
Il dott. Aaron Kesselheim, capo del comitato interno della FDA che ha rifiutato all'unanimità di approvare il farmaco, lo ha definito forse la peggiore approvazione della FDA nella storia del paese, una sensazione condivisa da molti, compresi noi.
Finora, le assicurazioni pubbliche sanitarie hanno parlato risolutamente contro il rimborso del farmaco. I principali sistemi sanitari, compresa la Veterans Administration, la Cleveland Clinic, e altri ospedali universitari di Cleveland, il Mount Sinai, l'Excellus, il Mass General Brigham, e altri, hanno deciso di non pagare o somministrare l'aducanumab. Esperti di altri paesi, come il Canada, hanno incoraggiato le loro agenzie di regolamentazione a non approvare il farmaco.
Nonostante ciò, la Biogen continua a offrire l'aducanumab sul mercato e si stima che sia stato somministrato a circa 100 pazienti attualmente. Informazioni recenti hanno suggerito che, come facilmente prevedibile una volta che il farmaco ha cominciato a essere usato dalle popolazioni cliniche più diverse, un numero allarmante di pazienti è stato colpito dal gonfiore / microsanguinamento sopra menzionato.
La Biogen ha ricevuto critiche per aver aperto immediatamente un sito Web di post-approvazione chiamato It’s Time We Know (è ora che sappiamo) per dirigere attivamente gli anziani preoccupati dalla perdita di memoria ai siti di infusione tramite un ambiguo 'quiz' sulla salute cognitiva che invariabilmente porta gli utenti a prendere in considerazione un esame cognitivo a una clinica della memoria che somministra l'Aduhelm.
La società ha anche pagato un annuncio ingannevole sul New York Times chiamato "Quando la memoria svanisce", che racconta la storia di una 70-enne con un lieve deterioramento cognitivo e, di nuovo, dirigendo i lettori al loro sito web proprietario. Tutto fa parte del 'progetto Javelin' della Biogen, un piano interno volto a dirigere i clienti preoccupati per la perdita di memoria verso i siti di infusione il più rapidamente possibile.
Ci sono state preoccupazioni sostanziali sulle possibili scorrettezze etiche al cuore della straordinaria approvazione dell'aducanumab. Sono in corso indagini sulla stretta relazione tra Biogen e FDA, inclusa una da parte dell'ufficio dell'Ispettore Generale. Molti hanno posto la domanda più ampia del motivo per cui la FDA riceve finanziamenti così notevoli (circa il 45% del suo bilancio) dall'industria del settore e i suoi effetti sull'integrità del suo ruolo normativo.
È sotto scrutinio l'influenza dei gruppi estranei come l'Alzheimer's Association che ha spinto per l'approvazione, nonostante le prove discutibili dell'efficacia e il rischio chiaro per i pazienti. Per quei gruppi, la necessità di offrire un farmaco a lungo promesso, indipendentemente dal suo valore reale, sembra aver distorto un approccio più chiaro.
La controversia è anche attorno al fatto che la Biogen non è riuscita a pubblicare dati dei suoi due studi clinici e ha ritirato il suo studio dal Journal of American Medical Association dopo che i revisori hanno richiesto modifiche. A questo punto, molti di noi hanno perso il conto delle bandierine rosse che spuntano intorno a questo disastro.
Nel frattempo, altre aziende sfruttano la decisione della FDA e chiedono l'approvazione accelerata dei loro farmaci anti-amiloide. Il ragionamento è che, se la FDA ha fissato un precedente che richiede semplicemente ai farmaci di abbassare l'amiloide (cioè un 'biomarcatore') per ottenere l'approvazione senza mostrare efficacia clinica, altri composti possono certamente soddisfare i criteri surrogati.
L'inondazione in arrivo di farmaci 'anch'io' è una significativa battuta d'arresto per l'innovazione reale nel mondo della ricerca di MA, che, come accennato prima, è rimasta impantanata per decenni nell'ipotesi della cascata amiloide.
Ciò è certamente un enorme tumulto nello spazio di soli quattro mesi. Sempre più voci responsabili sostengono che l'aducanumab dovrebbe alla fine essere tolto dal mercato, che è certamente una possibilità.
Restare informati
Quelli preoccupati dovrebbero rimanere informati sui rapidi sviluppi, compresi i risultati delle varie indagini sulla condotta di Biogen ed FDA negli anni precedenti l'approvazione.
Gli psicologi dovrebbero essere particolarmente interessati perché il focalizzarsi sul finanziamento dei biomarcatori e della biologia non fa che diminuire potenzialmente il ruolo critico degli psicologi nel processo diagnostico e nel trattamento (un argomento su cui tornare in post futuri).
Chi è interessato a approfondire il disastro aducanumab può leggere un eccellente articolo su Nature di Kathy Liu e Robert Howard.
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