Esperienze e opinioni
Come far fronte allo stress di prendersi cura dei genitori che invecchiano
Per cominciare, che cosa è un caregiver? Tecnicamente, un caregiver è una persona che fornisce assistenza a un'altra persona nel bisogno. Un caregiver può essere un professionista pagato che fornisce cure in casa o in un luogo che non è la casa della persona. Le persone che non sono pagate per fornire cure sono chiamate caregiver informali o caregiver familiari.
Questo articolo si concentra sui caregiver familiari che si occupano su base regolare dei genitori anziani, con attenzione ai genitori anziani che possono avere un infortunio, una malattia come la demenza, una disabilità o una malattia legata al COVID-19.
Il ruolo del caregiver
L'elenco dei comportamenti che impegnano un caregiver famigliare è senza limiti, ma le attività primarie comprendono gestire la vita quotidiana complessiva della persona, assisterla a fare il bagno/doccia, a cucinare e/o aiutarla a mangiare, ad andare al bagno, supervisionare l'assunzione di farmaci e vitamine, organizzare i trasporti, assistere nei vari appuntamenti, e prendere decisioni finanziarie.
I rischi per la salute mentale dei caregiver
I principali sintomi di salute mentale che derivano dal caregiving intensivo o di lungo termine comprendono ansia, depressione e abuso di sostanze. In più, a volte si sviluppano problemi di rabbia come conseguenza dello stress o del risentimento accumulato a causa dei bisogni insoddisfatti del caregiver.
Mentre questi sintomi sono di solito considerati patologici o anormali, svilupparli in risposta alle esigenze intense e croniche del caregiving può effettivamente essere visto come una comprensibile reazione a un insieme complesso ed esigente di circostanze.
I rischi medici per i caregiver
Molti rischi medici sono coinvolti nel caregiving cronico, che comprendono l'esacerbazione o il ritorno di una malattia pre-esistente o precedente, di ipertensione, insonnia o stanchezza, mal di testa frequenti, un sistema immunitario indebolito, e un infortunio causato dal sollevamento o dal trasferimento della persona in cura. Chiunque abbia fornito assistenza cronica a qualcuno nel bisogno può identificarsi in almeno uno di questi rischi, se non in molti di loro.
Il rischio di burnout
La totalità delle conseguenze psicofisiche di prendersi cura in modo cronico e intenso di un genitore che invecchia dà al caregiver il rischio di burnout [esaurimento psico-fisico] generale. Quando il caregiver è preda del burnout, soffre nello stato d'animo, nella motivazione e nel livello di energia. Per questo motivo, i caregiver devono essere estremamente vigili a praticare una buona cura di sé che implica un approccio su più fronti per far fronte alla situazione.
La sfida, naturalmente, per i caregiver è che le esigenze del caregiving sono spesso così grandi e ad alta intensità di tempo che sembra spesso difficile o addirittura impossibile attendere alle proprie esigenze. In poche parole, il caregiver è spesso in una posizione dove sente che prendersi cura dei propri bisogni è un lusso che non può permettersi.
Anche se queste realtà pratiche sono legittime e comprensibili, i caregiver devono consapevolmente ricordare che anche i loro bisogni sono importanti. Dopo tutto, è solo quando un individuo ha l'energia fisica e si trova in uno stato d'animo abbastanza positivo che può essere efficace e positivo nel fornire assistenza a qualcun altro.
Fare l'inventario delle relazioni sociali
A parte la relazione che un caregiver ha con quello di cui si occupa, i caregiver devono fare l'inventario di quanto si sentono socialmente collegati gli altri. Poiché l'azione di caregiving è accompagnata da tante esigenze, i caregiver spesso iniziano a sentirsi isolati e soli, anche se tecnicamente trascorrono gran parte del tempo con chi assistono.
È cruciale per ogni caregiver essere vigile e disciplinato per soddisfare alcuni dei suoi bisogni emotivi in altre relazioni. Ad esempio, prendersi 30 minuti due volte alla settimana per incontrare un amico per un caffè, o anche pianificare un appuntamento al telefono con un amico o un parente, può essere sorprendentemente efficace nel far attraversare una settimana intensa e di isolamento a un caregiver.
Anche se non è mai il tempo 'giusto' o conveniente per un caregiver di farlo, la pratica di soddisfare i bisogni sociali dovrebbe essere considerata come un requisito non negoziabile, piuttosto che un desiderio o un 'bisogno'.
Il supporto di altri caregiver
Grazie a internet, esistono molti supporti per i caregiver. Abbondano i gruppi virtuali per i caregiver, così come le chat e i gruppi nei social media. Quando le persone si sentono sopraffatte o sole, spesso si impegnano in un ragionamento emotivo piuttosto che logico, sentendo come se fossero gli unici a sentirsi come si sentono. Partecipare a un gruppo o a una chat room online con altri caregiver permette ai caregiver di ascoltare le esperienze altrui, chiedere consigli, e cercare soluzioni ai problemi che altri caregiver possono avere già sperimentato.
I benefici psicologici del caregiving
Infine, quando le esigenze del caregiving lasciano i caregiver con un senso di esaurimento emotivo e fisico, farebbero un favore a se stessi praticando ciò che i terapeuti chiamano 'riformulazione cognitiva'.
Per esempio, è possibile prendere le negatività delle circostanze attuali e capovolgerle in positività, ricordando a te stesso che sei stato gentile e responsabile facendo quello che è possibile per un altro essere umano; stai facendo l'esperienza di trascorrere del tempo con quella persona, che non sempre fai; e stai modellando il comportamento di prenderti cura degli altri, ricordando a tutti quelli intorno a te che ognuno di noi è membro di una comunità, che in ultima analisi funziona meglio quando ci proteggiamo a vicenda.
Fonte: Seth Meyers PsyD in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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