Denuncia & Advocacy
Alzheimer e aducanumab: profitti ingiusti e false speranze
La decisione controversa della Food and Drug Administration (FDA) di approvare l'aducanumab per il trattamento del morbo di Alzheimer (MA) solleva almeno tre questioni etiche importanti che devono essere affrontate, secondo un nuovo articolo apparso su Hastings Center Report:
- Miliardi di dollari di risorse Medicare (cioè di tasse dei contribuenti) sono a rischio di essere sperperate ingiustamente.
- I medici devono scegliere tra facilitare questo ingiusto sperpero e negare ai pazienti disperati e alle famiglie l'accesso a questo farmaco.
- Nei pazienti e nelle famiglie stanno nascendo false speranze legittimate e incoraggiate dalle eventuali prescrizioni dei medici dell'aducanumab.
L'approvazione del farmaco è avvenuta nonostante il giudizio quasi unanime del comitato consultivo della FDA che c'erano poche prove affidabili di benefici significativi. E dato il prezzo annuale di $ 56.000 e i 3,1 milioni di persone che sono candidati per il farmaco, il costo totale per Medicare o per un assicuratore privato sarebbe di $ 174 miliardi (circa 146 miliardi di euro) all'anno.
Potrebbero essere necessari ulteriori $ 93 miliardi (circa 78 miliardi di euro) di costi sanitari per coprire i costi di infusione e le scansioni cerebrali necessarie per monitorare il rischio di effetti collaterali del farmaco, che includono gonfiore del cervello o sanguinamento dei capillari cerebrali.
"Se il farmaco invertisse e guarisse il MA, darebbe un senso etico ed economico al suo finanziamento completo, a mio avviso", scrive Leonard Fleck, professore nel Centro Bioetica e Giustizia Sociale della Michigan State University. "Ma non lo fa".
Fleck conclude con una proposta per ridurre al minimo le questioni etiche citate sopra e stabilire un precedente importante per farmaci simili in lista: Medicare dovrebbe chiedere a Biogen, il produttore, di fornire l'aducanumab al costo (da $ 2,500 e $ 5,000 all'anno) più un profitto modesto, mentre conduce ulteriori ricerche per stabilire se il farmaco è sicuro ed efficace.
Fleck suggerisce che "questa è la migliore risoluzione non ideale che possiamo raggiungere, date le pressioni concorrenti delle esigenze dei pazienti e la necessità di allocare in modo giusto e prudente le risorse limitate dell'assistenza sanitaria".
Aggiunge: "Altre società farmaceutiche potrebbero aspettarsi gli stessi profitti presi con l'inganno ... se non possono dimostrare in modo decisivo che il loro farmaco produce sostanziali benefici clinici a un costo ragionevole".
Fonte: The Hastings Center via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Leonard M. Fleck. Alzheimer's and Aducanumab: Unjust Profits and False Hopes. Hastings Center Report, 22 June 2021, DOI
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