Iscriviti alla newsletter

La malattia sussurrata: per troppo tempo abbiamo chiuso gli occhi sulla demenza

whispering parasite2

Se la crisi Covid-19 ha qualche lato positivo è il fatto che, per la prima volta da decenni, la situazione degli anziani della Nuova Zelanda sta ricevendo l'attenzione attesa da tempo. I nostri anziani sono tra i più vulnerabili delle società e hanno disperatamente bisogno del nostro sostegno. Ma la triste realtà è che “essere gentili” con loro potrebbe essere solo un lampo sul nostro radar culturale durante questo periodo di crisi.


I nostri anziani possono ancora una volta svanire dalla nostra coscienza nel mondo post-Covid. Questo è particolarmente vero per il crescente numero di individui affetti da demenza, una condizione sanitaria importante ed estremamente problematica che li vede emarginati e stigmatizzati più di ogni altro settore della società.


Perché? Perché la demenza non è una priorità sanitaria nazionale? Perché non c'è un piano di risposta nazionale supportato dal governo per affrontare una condizione che diventerà molto più pervasiva con l'invecchiamento della popolazione?


Una ragione è che la demenza è “la condizione sussurrata”. Non ci piace parlarne. Non vogliamo nemmeno pensarci. La demenza è accompagnata da un'enorme stigma, così si tende il più possibile a chiudere gli occhi su di essa e sulle persone che vivono con essa. Questo non avviene solo a livello personale e comunitario. Molto incresciosamente succede pure a livello politico di governo.


E come risultato, i servizi sanitari e le strutture di supporto alle persone con demenza in questo paese sono del tutto inadeguate, massicciamente sotto-finanziate, in gran parte non solidali con le persone colpite, e in contrasto con ciò di cui questo gruppo così vulnerabile ha bisogno per vivere bene.


Fate bene attenzione, la demenza è una delle sfide più gravi e costose per la salute che ha di fronte questo paese dopo il Covid-19. I costi sanitari e sociali associati alla demenza superano quelli del cancro o delle malattie cardiache. La demenza influenzerà in qualche modo quasi tutte le famiglie della Nuova Zelanda ad un certo punto: quasi 4 su 5. Colpisce il 30% di più le donne che gli uomini, ed entro il 2050 costerà al paese quasi 5 miliardi di $ all'anno. Il numero di noi che avrà la demenza è previsto che triplicherà nei prossimi anni per l'invecchiamento della popolazione, e non c'è nessun trattamento o cura all'orizzonte.


Sorprendentemente, nonostante questi fatti tristi, non c'è alcun piano d'azione concreto del governo all'orizzonte per affrontare questa sfida sanitaria urgente e crescente, una sfida che è stata ulteriormente esposta dal Covid-19. Il virus non ha causato questo problema. Esso ha semplicemente portato alla luce quanto sono realmente trascurate le persone con demenza e le loro famiglie.


Quali servizi sono disponibili per la comunità di demenza della Nuova Zelanda è stato gravemente evidenziato prima di questa pandemia. Alzheimer NZ e altri nel settore della demenza da anni lo dicono ai vari governi che si sono succeduti, ma senza alcun risultato.


Così, il settore ha appena sviluppato un proprio piano d'azione per la demenza, con obiettivi, strategie e azioni prioritarie chiave. Riuscirà il governo ad agire su di esso? Riconosciamo che, alla luce della crisi Covid-19, ci sono altre questioni urgenti da affrontare. Ma una volta che questa crisi sarà finita, il governo deve rendere la demenza una priorità di salute e deve agire.


Mentre la maggior parte delle persone con demenza vive a casa per gran parte degli anni di convivenza con la condizione, strutture come la Rosewood di Christchurch, che è al centro di un focolaio Covid-19 di primo piano, provvedono per coloro la cui demenza è molto avanzata.


Quello che è importante per le persone in queste strutture è che le decisioni cliniche circa il loro trattamento siano fatte in base a ciò che è meglio e giusto per l'individuo, piuttosto che su ipotesi sulla demenza, come il tempo che resta da vivere. In altre parole, si devono prendere decisioni cliniche per una persona con demenza come quelle per chiunque altro, sulla base delle loro circostanze uniche.


Le persone che vivono con demenza sono stanche di essere trattate come cittadini di seconda classe, come se la loro vita non contasse. Questa è una delle ragioni principali dietro lo sviluppo della New Zealand Dementia Declaration, scritta da neozelandesi che vivono con la demenza. La dichiarazione afferma molto chiaramente che “La nostra vita conta. Abbiamo gli stessi diritti, privilegi e obblighi di tutti gli altri”.


“Niente su di noi, senza di noi”
è un mantra adottato dalla comunità di demenza per stressare questo punto. Quanto a coloro che vivono ancora a casa con demenza, il Covid-19 non ha impedito alle organizzazioni locali di Alzheimer di dare loro supporto in questo periodo difficile.


Stanno chiamando queste persone regolarmente, fornendo supporto online e aiutando le persone ad accedere alla ricchezza di informazioni, consigli e suggerimenti del sito web Alzheimer NZ. Quindi, il nostro appello al governo è questo: affronti il Covid e poi adotti urgentemente e attui un piano nazionale di risposta alla demenza.


Il Dementia Action Plan del settore della demenza è lì per essere usato, ma non facciamo i preziosi. Non deve essere implementato per forza il nostro piano. Abbiamo solo bisogno di azioni adatte allo scopo, opportunamente finanziate e sostenute, e implementate.


Coloro che vivono con la demenza e le loro famiglie e i partner di assistenza sono stati trascurati per troppo tempo, ed è il momento che tutti noi facciamo di più e meglio per loro.

 

 

 


Fonte: Catherine Hall, CEO di Alzheimer New Zealand in Spinoff (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché avere troppi hobby non è una brutta cosa

27.10.2023

Alcune persone vengono in terapia sentendosi sopraffatti e incerti sulla loro tendenza a...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.