Da non perdere
Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura
30.05.2018 | Ricerche
Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricerca...
L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati
21.12.2022 | Ricerche
Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri uman...
Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer
8.03.2021 | Ricerche
Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer...
Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita
20.11.2023 | Ricerche
Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo ...
Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…
1.02.2024 | Ricerche
Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della Californi...
Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer
22.08.2022 | Ricerche
Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State U...
Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer
12.03.2021 | Ricerche
Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strument...
Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer
11.01.2022 | Ricerche
Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheim...
Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…
28.03.2019 | Ricerche
Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le ...
Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango
21.04.2016 | Ricerche
Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine anoma...
'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione
12.09.2022 | Ricerche
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunz...
Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…
19.04.2023 | Ricerche
Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al compu...
Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer
15.03.2019 | Ricerche
Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati d...
Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…
27.04.2015 | Ricerche
Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo ch...
Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'
29.05.2015 | Ricerche
I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attiva...
I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi
24.11.2017 | Ricerche
Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. H...
- 1. BMI1: un gene promettente per proteggere dall'Alzheime
- (Ricerche)
- ... alla Université de Montréal, ha scoperto una nuova funzione del gene BMI1, noto per inibire l'invecchiamento del cervello. I risultati del suo lavoro sono stati appena pubblicati su Nature Communications. ...
- Creato il 26 Mar 2021
- 2. Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cu
- (Ricerche)
- ... geni), il Dr. Bernier e il suo team hanno condotto un'estesa indagine scientifica per comprendere meglio il ruolo di un gene specifico (il BMI1), nell'insorgenza e nello sviluppo della malattia. Seguire ...
- Creato il 30 Mag 2018
- 3. Nuova scoperta su staminali può favorire ricambio organi danneggiati
- (Ricerche)
- Ricercatori sulle cellule staminali della University of California di San Francisco hanno scoperto il ruolo chiave di una proteina chiamata BMI1 che potrebbe aiutare gli scienziati a dirigere lo sviluppo ...
- Creato il 20 Lug 2013
- 4. bmi1
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- Creato il 30 Mag 2018
- 5. BMI1: un gene promettente per proteggere dall'Alzheime
- (Articolo taggato con: bmi1)
- ... alla Université de Montréal, ha scoperto una nuova funzione del gene BMI1, noto per inibire l'invecchiamento del cervello. I risultati del suo lavoro sono stati appena pubblicati su Nature Communications. ...
- Creato il 1 Apr 2021
- 6. Con il lieve deterioramento cognitivo si ha meno controllo inibitorio
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- Uno studio dell'anno scorso eseguito al Baycrest ha scoperto un grave deficit nel controllo inibitorio nelle persone con un lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), una fase ...
- Creato il 7 Mag 2021