Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scansione Tau: nuova tecnica consente di sviluppare nuovi farmaci di Alzheimer


Scansione Tau: nuova tecnica consente di sviluppare nuovi farmaci di Alzheimer
Un caso di studio della Lund University in Svezia conferma che le immagini PET tau mostrano i cambiamenti reali nel cervello, con un grado più elevato di precisione.


Secondo i ricercatori che hanno eseguito lo studio, questo aumenta le possibilità di sviluppare farmaci efficaci.


Ci sono diversi metodi per produrre immagini che mostrano i cambiamenti nel cervello associati all'Alzheimer. Il metodo PET tau rivela la presenza di una proteina nel cervello, la tau, con l'aiuto di una camera gamma e una molecola radioattiva appositamente selezionata (F-AV-1451).


La tau ha la funzione importante di assistere il trasporto di varie sostanze all'interno delle cellule nervose del cervello. Le persone con Alzheimer hanno alti livelli di tau, con conseguente accumulo della proteina nelle cellule cerebrali e con la loro morte graduale.


L'Università di Lund e lo Skåne University Hospital sono alcune delle istituzioni che studiano i pazienti con il metodo PET tau per scopi di ricerca. Fino ad ora, nessuno sapeva con precisione come il nuovo metodo di imaging riproduce i cambiamenti reali in un cervello colpito dall'Alzheimer.


Il caso di studio in questione, tuttavia, mostra che l'immagine e la realtà corrispondono bene. Lo studio ha permesso per la prima volta ai ricercatori di confrontare le immagini PET tau e il tessuto cerebrale dalla stessa persona. Il tessuto cerebrale è stato prelevato da una persona morta che aveva subito recentemente un esame con il nuovo metodo di scansione.


"La PET tau può migliorare la diagnosi, ma soprattutto, il metodo di imaging può essere di grande importanza per lo sviluppo di nuovi farmaci per combattere l'Alzheimer", spiega Ruben Smith, ricercatore dell'Università di Lund e medico dello Skåne University Hospital. "Ci sono nuovi farmaci candidati che mirano a ridurre l'accumulo di tau. Il metodo di imaging apre nuove opportunità per studiare a livello dettagliato lo sviluppo della malattia, e osservare come gli aggregati di tau sono influenzati dai farmaci".


"La persona che è stata esaminata aveva una mutazione che ha portato all'accumulo della tau nel cervello dello stesso tipo dell'Alzheimer. Un unico caso di studio potrebbe sembrare insignificante, ma poiché ci sono aree con molta tau immagazzinata e altre con meno tau nello stesso cervello, è sufficiente esaminare una persona per verificare se il metodo di imaging funziona", spiega Oskar Hansson, professore dell'Università di Lund e consulente dello Skåne University Hospital.


L'interesse della comunità di ricerca nei metodi di imaging che si concentrano sulla tau è forte e in crescita. Una riproduzione affidabile delle proteine ​​tau nel cervello è considerato un indicatore più pertinente e uno strumento diagnostico migliore rispetto ai metodi concorrenti già in uso. I ricercatori dietro lo studio si stanno ora concentrando sul monitoraggio dell'aggregazione di tau nel cervello nel corso del tempo e le connessioni con la diagnostica tramite campioni di liquido spinale.


L'imaging PET tau è di interesse anche per altre malattie neurologiche meno comuni, come ad esempio la demenza del lobo frontale e le diagnosi di tipo Parkinson, come la paralisi sopranucleare progressiva e la degenerazione corticobasale.

 

******
I risultati sono pubblicati sulla rivista Brain e lo studio è stato finanziato tra gli altri dal Consiglio Europeo della Ricerca (CER), dallo Swedish Research Council, dallo Swedish Alzheimer’s Fund e dallo Swedish Brain Fund.

 

 

 


Fonte: Lund University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ruben Smith, Andreas Puschmann, Michael Schöll, Tomas Ohlsson, John van Swieten, Michael Honer, Elisabet Englund, Oskar Hansson. 18F-AV-1451 tau PET imaging correlates strongly with tau neuropathology inMAPTmutation carriers. Brain, 2016; 139 (9): 2372 DOI: 10.1093/brain/aww163

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.