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La PET può prevedere Parkinson e demenza negli individui a rischio

Un biomarcatore di carenza di noradrenalina nel cuore può aiutare a rilevare le malattie da corpi di Lewy prima che appaiano i sintomi.

Heart and brain PET scans Goldstein et alScansioni PET cerebrali di un partecipante allo studio con il Parkinson supportano una progressione 'corpo prima'. Le due scansioni sopra evidenziano una bassa radioattività 18F derivata da dopamina nel cuore (destra con 13N-Ammmonia, sinistra PET). In seguito, le scansioni cerebrali hanno mostrato una perdita di neuroni produttori di dopamina e l'individuo ha sviluppato sintomi della malattia. (Fonte: Goldstein Lab / NINDS)

In un piccolo studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, dei ricercatori del National Institute of Neurological Disorders and Stroke (NINDS) hanno scoperto che le scansioni a emissione di positroni (PET) del cuore possono identificare le persone che in seguito svilupperanno il Parkinson o la demenza da corpi di Lewy, tra coloro che hanno un rischio di queste malattie.


In 34 persone con fattori di rischio del Parkinson, i ricercatori hanno eseguito scansioni PET al cuore per ottenere informazioni sui livelli del neurotrasmettitore noradrenalina. Hanno scoperto che le scansioni sono riuscite a distinguere gli individui che in seguito hanno avuto la diagnosi di demenza da corpi di Lewy o di Parkinson, due malattie cerebrali causate da depositi anormali della proteina alfa-sinucleina, che forma ciuffi chiamati corpi di Lewy.


La noradrenalina deriva dalla dopamina, che è carente nel cervello delle persone con Parkinson. I lavori precedenti di David S. Goldstein MD/PhD, investigatore del NINDS, avevano dimostrato che le persone con malattie da corpi di Lewy hanno un grave esaurimento di noradrenalina cardiaca, che è normalmente rilasciata dai nervi che forniscono il cuore.


Nel presente studio, il team di ricerca guidato dal dott. Goldstein ha scoperto che gli individui a rischio, con bassa radioattività 18F derivata da dopamina nel cuore (=poca dopamina), avevano molta probabilità di sviluppare il Parkinson o la demenza da corpi di Lewy durante il periodo di controllo di lungo termine, rispetto agli individui con gli stessi fattori di rischio ma con radioattività normale. Le scansioni PET usano un tracciante radioattivo per visualizzare i processi metabolici o biochimici negli organi del corpo.


"Immagina che le scansioni siano fotogrammi di un film", spiega il dott. Goldstein. "Il fotogramma a 8 minuti durante la prima valutazione è già sufficiente per identificare le persone che probabilmente anni dopo svilupperanno una malattia centrata sui corpi di Lewy".


Nello studio, 34 persone a rischio di Parkinson hanno avuto scansioni cardiache PET 18F-dopamina ogni 18 mesi fino a circa 7,5 anni o fino a quando non hanno avuto la diagnosi della malattia. I partecipanti avevano 3 o più fattori di rischio del Parkinson, che includevano:

  • storia familiare della malattia,
  • perdita di senso dell'olfatto, comune nel Parkinson,
  • un disturbo del sonno chiamato dream enactment behavior o comportamento di emanazione dei sogni, in cui le persone esprimono fisicamente i loro sogni, e
  • sintomi di intolleranza ortostatica, come uno storidimento quando si è in piedi.


Dei 9 individui con bassa radioattività 18F cardiaca derivata da dopamina alla prima scansione, 8 hanno avuto in seguito la diagnosi di Parkinson o di demenza da corpi di Lewy. Solo 1 su 11 partecipanti con radioattività normale iniziale ha sviluppato una malattia centrata sui corpi di Lewy. Tutti i 9 partecipanti che hanno sviluppato una malattia da corpi di Lewy avevano bassa radioattività prima, o al momento, della diagnosi.


Lo studio supporta l'opinione secondo cui i disturbi della sinucleina, come il Parkinson e la demenza da corpi di Lewy, influenzano i nervi del sistema nervoso autonomo, che regola i processi automatici del corpo come la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Il lavoro del dott. Goldstein e di altri ha mostrato che l'aggregazione della sinucleina avviene nei nervi degli organi gastrointestinali, della pelle e delle ghiandole, in entrambi questi disturbi.


"Pensiamo che in molti casi di Parkinson e demenza con corpi di Lewy i processi della malattia non inizino in realtà nel cervello. Attraverso anomalie autonome i processi alla fine si fanno strada verso il cervello", ha detto il dott. Goldstein. "La perdita di noradrenalina nel cuore prevede e precede la perdita di dopamina nel cervello nelle malattie da corpi di Lewy".


È fondamentale trovare biomarcatori che potrebbero aiutare a rilevare le malattie prima dell'inizio dei sintomi (periodo preclinico) per testare gli interventi precoci. I sintomi motori visibili del Parkinson insorgono solo dopo che c'è stato un danno sostanziale o una perdita di neuroni che producono dopamina nelle regioni del cervello che controllano il movimento.


"Una volta partiti i sintomi, la maggior parte del danno è già stata fatta"
, ha detto il dott. Goldstein. “Dobbiamo essere in grado di rilevare la malattia all'inizio. Se potessimo salvare i terminali della dopamina che sono malati ma non ancora morti, allora potremmo essere in grado di prolungare il tempo prima che la persona mostri i sintomi".


L'uso delle scansioni PET per identificare le persone con malattie precliniche da corpi di Lewy potrebbe consentire di testare approcci preventivi, come modifiche allo stile di vita, integratori dietetici o farmaci.

 

 

 


Fonte: National Institute of Neurological Disorders and Stroke (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: DS Goldstein, [+7], Y Sharabi. Cardiac noradrenergic deficiency revealed by 18F-dopamine positron emission tomography identifies preclinical central Lewy body diseases. JCI, 26 Oct 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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